Ophrys scolopax
subsp. santonica
(J.M. Mathé & Melki) R. Engel
& Quentin 1996,
Orchidophile
(Asnières) 27(124): 205.
Bas.:
Ophrys santonica J.M. Mathé & Melki 1994,
Orchidophile (Asnières) 25 (113): 159.
(Ofride
santonica)
Etimologia:
dal lat. “dei Santoni”, antico popolo
abitante l'attuale Saintonge, regione francese della Charente, ove si
trova il locus classicus.
Distribuzione:
mediterranea occidentale e atlantica; è presente in Spagna, Francia
meridionale e atlantica; in Italia nella Liguria di ponente e nel
basso Piemonte.
Habitat:
gariga, prati, pascoli più o meno cespugliati, in piena luce, su
substrato calcareo, da 600 a oltre 1000 m di altitudine.
Fioritura:
VI-VII.
Caratteri
essenziali e
distintivi rispetto alla subsp. conradiae:
pianta molto alta (fino a 60 cm);
infiorescenza lassa con primo fiore posto più in alto; fiori molto
piccoli; perianzio bianco o roseo; sepali oblunghi,
arrotondati; labello corto e globoso che appare spesso allungato per i
margini laterali rivolti all’indietro, sempre scolopaxoide; macula
estesa e variabile, di solito complessa.
Osservazioni
come affermato nel protologo, nel
locus classicus gli esemplari mostrano una netta banda gialla glabra
lungo il margine del labello, carattere talvolta presente anche negli
esemplari italiani. Sul versante ligure padano e nel vicino Piemonte,
in zona di contatto con tetraloniae si incontrano popolamenti
ibridogeni tra le due entità. In alta valle Argentina (Imperia) tocca
il suo limite altitudinale di 1031 m.
Aggiornamento: marzo 2015
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