Ophrys lunulata
Parl. 1838,
Giorn. Sci.
Sicilia 62: 4.
Sin.:
Arachnites lunulatus (Parl.) Tod. 1842; O. aranifera subsp.
lunulata (Parl.) E.G. Camus 1908; O. sphegodes subsp.
lunulata (Parl.) H. Sund. 1980
(Ofride a
mezzaluna)
Etimologia:
dal lat. “piccola luna”, per la forma della macula.
Distribuzione:
endemica siciliana (isole Eolie comprese, non risulta segnalata nelle
provincie di EN e AG).
Habitat:
da piena luce a mezz’ombra, su terreni calcarei, prati aridi, boschi
chiari, garighe, fino a 1000 m di quota.
Fioritura:
(III) IV (V).
Descrizione:
pianta robuste e slanciate, alte
fino a 40-50 cm; brattee più lunghe dell’ovario, le inferiori più
lunghe dell’intero fiore; infiorescenza (sub)lassa e allungata, con
4-14 fiori relativamente grandi.
Tepali concolori, da
biancastri a rosati a rossastri, sepali laterali spesso diretti verso
il basso, il centrale piegato in avanti; petali lineari
(stretti e allungati), a bordi diritti, glabri o appena
ciliati.
Labello trilobo, allungato e
fortemente convesso (appare
affusolato),
bruno-rossastro fino a nerastro, con pelosità più chiara
submarginale folta e lunga, vellutato al centro, con un margine
giallastro a volte ampio, lobi laterali brevi (gibbosi) e villosi
all'esterno; campo basale non delimitato, cavità stigmatica stretta,
nerastra all'interno, così come gli pseudo-occhi, globosi ed evidenti;
ginostemio allungato ad angolo retto o leggermente acuto rispetto al
labello. Macula relativamente piccola, centrale (a volte
basale), da grigio-bluastra a rossastra, a disegni semplici ma
variabili, spesso a forma di mezzaluna (o ferro di cavallo, a
volte allargata ad H o U rovesciata, oppure ridotta a 2 piccole
macchie). Apicolo grande, giallo-verdastro, triangolare o a
volte tridentato, inserito in una netta scanalatura.
Osservazioni
Specie di riferimento per un
gruppetto di entità centro-mediterranee chiaramente intermedie tra
l’aggr. bertolonii e la serie sphegodes (incubacea
in particolare per la cavità stigmatica): tanto che a volte
vengono comprese tra le bertoloniorum. Si tratta di 5
taxa che, pur nella consueta variabilità di forme, mostrano
caratteri distintivi e comuni piuttosto stabili: oltre a O.
lunulata sicula e a O. melitensis maltese, abbiamo un
endemismo sardo (O. panattensis) e due del Centro-Sud Italia (O.
promontorii e O. tarentina). La loro matrice originaria
appare difficile da ricostruire, ma certamente ha legami, oltre che
con bertolonii, anche con holosericea (vedi l'apicolo
grosso delle due specie insulari).
O. lunulata, impollinata
dall'imenottero Osmia kholi (Megachilidae), è specie
inclusa nel Libro Rosso delle Piante d’Italia come LR/VU (vulnerabile
a basso rischio), nell’Allegato II della Direttiva CEE 92/43 e
nell'Appendice I della Convenzione di Washington, come specie di
interesse prioritario.
Aggiornamento: marzo 2015
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The flower.
60 kilobytes.
Photo by Paolo Grünanger, GIROS. |
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