G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. (Aldo Capitini)
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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 8 febbraio 2014, 18:38 
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Ciao Fernando, la terza segnalazione che io conosco per l'Emilia Romagna la puoi trovare al Link sotto su Actaplantarum.
Non è indicato però il Comune di ritrovamento e/o la riconferma.
Saluti, Bruno.
http://www.actaplantarum.org/floraitali ... hp?t=17438


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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 8 febbraio 2014, 19:48 
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Un saluto anche all'amico Fernando. Effettivamente, come rilevava Max, le foto di Fernando mostrano una pianta con fiore assolutamente simile a quella di Parma.
Se, come sembra sempre più concretizzarsi, dovessimo essere veramente in presenza di Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora, sarebbe un bel dilemma capire come questo taxon, da Sicilia e punta della Calabria, salti mille chilometri di territorio per poi riapparire in Emilia e Piemonte. Siamo proprio sicuri che nelle regioni intermedie Ophrys tenthredinifera appartenga totalmente alla subsp. neglecta? I tanti amici che vivono nelle aree interessate e sicuramente possederanno un ricco archivio di questa orchidea meravigliosa, dovrebbero controllare bene per vedere che qualche carattere di grandiflora non compaia qua e là, rendendo più logica la migrazione. In caso contrario accetteremo la cosa così com'è, una ulteriore sublime incongruenza che ravviva ancor più il fascino delle orchidee.
Tra l'altro, a rigor di logica, come clima la Liguria dovrebbe avere una relazione con la Sicilia ben diversa rispetto ad Emilia e Piemonte. Strano che questa regione non abbia mai regalato un incontro con O. tenthredinifera. La Tenthry vive sì in buona esposizione , però nelle nostre zone i -15° d'inverno non sono poi così rari.
Mah! come ripeto sublimi incongruenze. Riccardo


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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 9 febbraio 2014, 12:00 
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bruno51 ha scritto:
, in cui si vede molto bene, diversamente dalla tua, il lungo ciuffo di peli sopra l'appendice. Carattere in questo caso, che la avvicinerebbe di più alla subsp. "neglecta".
Un saluto, Bruno.


Carissimi,
ho letto questa interessante discussione tutta d'un fiato, non posso fare che i complimenti ai partecipanti per la passione travolgente e le scoperte interessanti!!

Vorrei solo soffermarmi un istante a ripassare le differenze tra neglecta e grandiflora... in particolare il ciuffo di peli non mi convince. Se ho ben capito da quanto scritto sopra dovrebbe essere tipico della neglecta, ma da quanto scritto da Rémy e Rolando questo dovrebbe essere pressoché uguale in entrambe le sottospecie:

pag. 193 (grandiflora): Abbondante ciuffo di peli molto lunghi proprio 'al di sopra' dell'apicolo.
pag. 197 (neglecta): Ciuffo di peli molto lunghi e abbondanti proprio 'al di sopra' dell'apicolo.


Allego dunque di seguito quattro foto per illustrare la mia esperienza:

Isola d'Elba, Ophrys tenthredinifera (neglecta) - pelosità lunga e corta
Allegato:
Elba neglecta lunghi.JPG
Elba neglecta lunghi.JPG [ 87.11 KiB | Osservato 5603 volte ]
Allegato:
Elba neglecta corti.JPG
Elba neglecta corti.JPG [ 99.05 KiB | Osservato 5603 volte ]

Sicilia, Ophrys tenthredinifera (grandiflora) - pelosità lunga e corta
Allegato:
Sicilia grandiflora lunghi.JPG
Sicilia grandiflora lunghi.JPG [ 55.27 KiB | Osservato 5603 volte ]
Allegato:
Sicilia grandiflora corti.JPG
Sicilia grandiflora corti.JPG [ 76.62 KiB | Osservato 5603 volte ]

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«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta


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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 9 febbraio 2014, 16:41 
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Osservazione importante quella di Luca, anche se onestamente non giova a rafforzare le già scarse certezze di me che, nel mondo Ophrys, non posso ancora definirmi nemmeno apprendista stregone. E' una situazione che mi innervosisce un poco, perché per forma mentale, apprezzo molto le chiarezze obiettive.
Mi sono riletto rapidamente il materiale a disposizione sulle Ophrys e, stringendo il succo, mi pare che tra neglecta e grandiflora la differenza sia essenzialmente nella misura del fiore. Il labello di grandiflora dovrebbe essere trapezoidale ben allungato, come nella pianta di Parma. Però sinceramente la foto 3 di Luca, grandiflora con peli lunghi, non mi pare affatto allungata. Qui deve parlare chi conosce e ha visto bene la situazione: in Sicilia e punta della Calabria la grandiflora è costante in forma e dimensioni? E di rimando la neglecta nel resto d'Italia si presenta sempre nettamente più piccola di grandiflora? Appare evidente che una variabilità in questi ambiti renderebbe nulla una differenziazione tra neglecta e grandiflora, visto che altri riscontri obiettivi di diversità proprio non esistono.
I peli sopra l'apicolo sono a volte un carattere spettacolare di O. tenthredinifera, ma evidentemente possiedono un elevato grado di variabilità naturale. Anche questo andrebbe sottolineato bene ad uso degli inesperti come me, perché ricordo perfettamente che fu una delle prime cose che guardai sulla Tentrhy e la mancanza di lunghezza mi ingenerò qualche perplessità. Insomma se qualche voce esperta del genere Ophrys e di tenthredinifera in particolare dicesse la sua, penso renderebbe un servizio prezioso di conoscenza per tutto il Forum. Io almeno gliene sarei particolarmente grato. Ciao a tutti Riccardo


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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 9 febbraio 2014, 19:34 
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Senza ritenermi esperto, mi limiterò a mettere a confronto quanto scritto nei libri.

Romolini & Souche, Ophrys d'Italia:

Ophrys tenthredinifera (grandiflora)

Pianta robusta,
Infiorescenza densa,
Fiori grandi,
Sepali grandi, ovali, concavi, da bianco rosati a rosa violacei o anche bianco verdastri,
Petali corti, triangolari, pelosi, giallo verdastri, bianco rosati o rosa violacei,
Labello grande, intero, convesso, trapezoidale allungato, bruno scuro al centro, con margine giallo più o meno esteso,
Pelosità importante, ciuffo di peli molto lunghi ed abbondanti proprio 'al di sopra' dell'appendice,
Gibbosità poco sviluppate,
Macula piccola, semplice, quadrata o scutiforme, da bluastra a marrone, delimitata da una linea chiara,
Campo basale bruno scuro, ben delimitato,
Cavità stigmatica scura,
Pseudo-occhi verdastri piuttosto scuri,
Appendice piccola, diretta verso l'alto e inserita in una incisura,
Ginostemio a rostro corto.
Ophrys tenthredinifera (neglecta)

Pianta robusta e slanciata,
Infiorescenza lassa,
Fiori di medie dimensioni,
Sepali grandi, ovali, concavi, da bianco rosati a rosa violacei, a volte bianco verdastri,
Petali corti, triangolari, pelosi, giallo verdastri, bianco rosati o rosa violacei,
Labello medio, intero, convesso, quadrangolare arrotondato, bruno scuro al centro, con margine giallo più o meno ampio,
Pelosità importante, ciuffo di peli molto lunghi e abbondanti proprio 'al di sopra' dell'appendice,
Gibbosità basali moderatamente sviluppate,
Macula piccola, semplice, quadrata o scutiforme, bluastra, delimitata da una linea chiara,
Campo basale bruno, ben delimitato,
Cavità stigmatica scura,
Pseudo-occhi verdastri,
Appendice molto voluminosa, diretta verso l'alto e inserita in una incisura,
Ginostemio a rostro corto.



Romolini in Giros, Orchidee d'Italia

Ophrys tenthredinifera: Entità alquanto variabile, tanto che ha avuto negli ultimi anni una riclassificazione da parte di botanici stranieri che hanno ravvisato, sul territorio italiano, almeno due entità differenti, rivalutando due antichi nomi:

Ophrys tenthredinifera grandiflora

Pianta robusta, fiori grandi, labello trapezoidale, pelosità bruno-nerastra al centro, giallo vivo nella parte marginale. Cavità stigmatica bruno-olivastra concolore al campo basale. (Sicilia, punta Calabria)
Ophrys tenthredinifera neglecta

Caratterizzata da piante relativamente più piccole di O. tenthredinifera, fiori più piccoli e labello più convesso, pelosità non ordinata, spesso lanosa, campo basale bruno rossastro. (Italia peninsulare)




Per chi volesse rivedere le descrizioni originali:

Ophrys tenthredinifera Willd. Sp. Pl., v.4 pt.1: 67. 1805
http://www.biodiversitylibrary.org/item ... 6/mode/1up

Ophrys neglecta Parl. Fl. Ital. 3(2): 548. 1860
http://bibdigital.rjb.csic.es/spa/Libro ... Pagina=548

Ophrys grandiflora Ten. Cat. Pl. Hort. Neapol. 1813, App. 2: 83 (1819); Fl. Nap. II. 309
http://www.ortobotaniconapoli.it/Pagaspx/SfogliaV2.aspx

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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 10 febbraio 2014, 15:40 
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Questo interessante post ha perso un poco di attualità, visto i recenti ritrovamenti. Per ravvivarlo, se interessa un mio "personale parere", appena ho visto le foto e senza sapere le dimensioni, proprio per la mancanza di lunghi "peli" sopra l'appendice avevo pensato più a "tenthredinifera" sensu stricto che alla subsp. "grandiflora", a cui tutti quanti sembra vogliate confrontarla.
La specie nominale, anche se il tipo proviene mi sembra dall'Algeria, si trova oltre che in Nord Africa, anche in Spagna e in Francia, la quale è molto più vicina che la Sicilia. Se uno pensa poi ai venti provenienti da Ovest non è difficile ipotizzare che qualche seme possa cadere sulle colline Emiliane, come probabilmente è già accaduto per la piccola stazione di Ophrys litigiosa/araneola (accertata) delle colline Reggiane.
Comunque, sempre a "mio parere", per togliere molti dubbi, serviranno delle precise misurazioni del labello se questa primavera si ripresenta.
Altre interessanti informazioni, anche se un poco datate si possono trovare qui.
Molto belle e dove è ben visibile l'assenza o meno della pelosità sopra l'appendice, sono le foto sul Forum Francese nella sceda sulla "tenthredinifera" e sue ssp
a questo link.
Saluti, Bruno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 10 febbraio 2014, 16:48 
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Ciao a tutti,
devo dire che mi trovo molto in accordo con l'ultimo intervento di Bruno che si è maggiormente "sbilanciato"....
Quando dicevo che quelle proposte da Riccardo e Fernando erano molto divese da neglecta, intendevo proprio le "forme" francesi con labello "allungato".
Ringrazio Fernando per le cortesi risposte.
× Bruno: mi sono permesso di modificare il tuo post inserendo i "link" funzionati.
Un saluto da
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 10 febbraio 2014, 17:49 
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Grazie Massimo, ci speravo proprio...lo sai che sono negato con il computer.
Un salutone, Bruno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 10 febbraio 2014, 18:19 
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Orchidofilo Junior
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Ciao a tutti, volevo ringraziare Bruno per il suo contributo al piccolo censimento in Italia sett.
Per quanto riguarda la o le differenze tra tenthredinifera grandiflora e neglecta il mio pensiero, probabilmente una provocazione, penso che sia molto simile alla differenza tra Ep. helleborine e Ep. helleborine minor.
Se volete sparate pure a raffica, la mia provocazione è dettata solamente da una richiesta di una più dettagliata chiarezza e per non cadere in bizantinismi.
Ancora ciao a tutti per la simpatica discussione. Fernando


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 Oggetto del messaggio: Re: Storia piccola...
MessaggioInviato: 10 febbraio 2014, 22:33 
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Confesso che ieri mentre rispondevo ho pensato la stessa identica cosa di Fernando, sarà l'aria piemontese... :lol: :occhilino:
Ad ogni modo per completare il quadro, riporto anche quanto scritto in un altro libro sulle Ophrys:

Ophrys di Pedersen & Faurholdt

Ophrys tenthredinifera is a gem among bee orchids. Its flowers are large and gaily coloured, dominated by shades of rose, yellow and dark brown, and many people consider this species the prettiest member of the genus. It is easy to identify and can hardly be mistaken for other species. The pollinators of O. tenthredinifera include a number of anthphorid bees, mainly of the genus Eucera.
The appearance of the flowers varies a great deal. This had led to the description of a number of subspecies and varietis, and recently even to splitting at the species level. in our opinion, however, the variation does not support a systematic (sub)division of the species.Particularly in eastern Mediterranean individuals, the lip is sometimes smaller and with a darker gryish brown (not yellowish brown) ground colour. In Crete as well as in Chios, Samos and Tunisia we have seen this form growing side by side with "normal" individuals. Very early-flowering, but morphologically indistinguishable, populations can be encountered in central Portugal. In Mallorca, Sicily and mainland Spain (particularly Andalusia) one can find tall individuals with unusually large and colourful flowers, as well as individuals with reflexed sepals.


La Ophrys tenthredinifera è un gioiello tra le Ophrys. I suoi fiori sono grandi e variopinti, dominati da tonalità di rosa, giallo e marrone scuro, e molte persone considerano questa specie la più bella del genere. E' facile da individuare e difficilmente può essere scambiata per altre specie. Gli impollinatori di O. tenthredinifera comprendono un certo numero di api Anthophoridae, principalmente del genere Eucera.
L'aspetto dei fiori varia molto. Questo ha portato alla descrizione di un numero di sottospecie e varietà, e recentemente anche alla scissione a livello di specie. A nostro avviso, tuttavia, queste variazioni non supportano una (sub)divisione sistematica della specie. In particolare in individui del Mediterraneo orientale, il labello a volte è più piccolo e con un colore di fondo marrone grigio scuro (e non marrone giallastro). A Creta, così come a Chios, Samos e Tunisia abbiamo visto questa forma crescere fianco a fianco con forme "normali". Popolazioni a fioritura molto precoce, ma morfologicamente indistinguibili, si possono incontrare nel centro del Portogallo. A Maiorca, in Sicilia e nella Spagna continentale (in particolare in Andalusia) si possono trovare individui più alti, con insoliti fiori più grandi e colorati, così come individui con sepali reflessi.

:felice:

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