G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

... l'attributo "apuana" significa solo che è stata incontrata nel territorio delle alpi apuane, Carrara, faggeta tra Acquasparta e Campocecina, 1300m slm.
Li'ncontro è di ieri: in loco le altre specie in fiore sono E. exilis, E. atrorubens; le E. microphylla sono a frutto, quelle da verificare come E. placentina sono ancora in boccio, altre saranno da identificare se prima non le avranno brucate i caprioli. Tutte sono sofferenti per l'asciutto e le temperature alte.
Propongo le immagini di un gruppo di sette steli da classificare, in un post successivo propongo uno stelo singolo che vegete a poca distanza, altri con caratteristiche simili si trovano nei dintorni.
Mi ha colpito la forma delle foglie, e per quanto riguarda i fiori l'assenza di un viscidio attivo (il bel bianco pallino delle helleborine) e la presenza di masse polliniche sgranate . Una risposta me la sarei data, ma non oso ....
Compatibilmente con le immagini scattate con la solita compattina , è possibile una identificazione?
Grazie dell'attenzione e salutissimi:
giorgino

il cespo è di sette steli:

particolare della base:

fiori:

Al controllo di oggi 30/07, il gruppo risulta brucato da chi non si è posto il problema dell' identificazione della specie: qualunque fosse, era edibile e gradita all'appetito di un ... cornuto


giorgino

Sembrano sullo stile di quelle che ho visto sotto l'abetone..il mistero con E. distans si infittisce

Ciao ,le piante qui riportate appartengono senza ombra di dubbio ad E. neglecta . Vedi Giorgio sono un po’ perplesso quando parli mancanza di viscidio attivo, in realtà in questa tipologia di piante il viscidio c’è e come, ma solitamente rimane attivo per un breve periodo dopo l’apertura del fiore . Se il contatto avviene in quei tempi, le masse polliniche che tendono a sfaldarsi, verranno asportate più o meno pulitamente. Se osservi l’immagine 1714, trovi conferma di quello che ho detto: si nota la cavità pulita che si è creata tra antera e clinandrio dall’avvenuta asportazione del polline. Se avrai la costanza di osservare negli anni queste piante, vedrai che le modalità di sfaldamento delle masse polliniche possono essere diverse da un anno all’altro: in certe annate possono rimanere compatte per lungo tempo, in altre invece si sfaldano già quando il fiore è ancora chiuso.
Riguardo alla distruzione di piante da parte di animali, posso dirti che nel territorio che sono solito a frequentare: che va dalla val Borbera (AL.) alla val Taro (PR.) passando attraverso le provincie di Pavia E Piacenza, il danno attualmente è valutabile attorno al 60%. Purtroppo, sappiamo che la “mangeria” continua anche quando le piante sono in frutto. A presto Luciano

Ciao e grazie infinite!
Confermi quella risposta che non osavo darmi...
Le mie affermazioni sono da "prendere con le molle", proferite dall'inesperto che prova a dare una descrizione nei limiti delle proprie capacità.
In zona ci sono (c'erano...) altri esemplari simili, ma ormai la stagione è alla fine e non sono più possibili verifiche: l'anno prossimo avrò un buon motivo di ricerca ed approfondimento se ... me lo permetteranno gli ungulati Potrebbe essere una nuova specie per la zona apuana.
giorgino