G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. (Aldo Capitini)
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MessaggioInviato: 3 ottobre 2013, 19:36 
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Salve,

chiedo agli esperti di Ophrys un parere o forse più una spiegazione sul perchè Ophrys exaltata Ten., con tutte le sue sottospecie, siano finite in sinonimia con Ophrys × arachnitiformis Gren. & Philippe.
Questo, almeno, secondo IPFI (http://www.actaplantarum.org/flora/flor ... hp?id=5445)...
La cosa può essere vista come una semplificazione, se fosse solo una questione di sinonimia (Euromed per esempio mette O. exaltata in sinonimia di O. sphegodes) ma l'ibrido necessita dei parentali nelle vicinanze ed io conosco stazioni in cui uno dei parentali non c'è nel raggio di diversi chilometri (o non c'è più)...
Cosa ne pensate?
Antonio


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MessaggioInviato: 3 ottobre 2013, 21:08 
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Caro Antonio, bellissima domanda! :applauso:
Non mi ritengo un esperto di Ophrys, ma ti posso dire che recenti analisi genetiche hanno dimostrato che Ophrys exaltata non si distingue geneticamente da Ophrys sphegodes di certe aree geografiche, e che avere impollinatori diversi non gli consente di avere un isolamento riproduttivo sufficientemente forte da differenziarsi in due specie geneticamente diverse. In alcuni altri casi invece, esemplari classificati morfologicamente come Ophrys exaltata risultano formare una grande popolazione piuttosto estesa ed eterogenea di origine ibrida, con numerose successive introgressioni tra entità del gruppo fuciflora ed entità del gruppo sphegodes, per cui viene considerata di origine ibrida, da qui Ophrys ×arachnitiformis. La presenza nelle vicinanze di entrambi i parentali non è necessario, trattandosi come dicevo di una grande popolazione di origine ibrida e non di ibridi di prima generazione. Per assurdo quindi Ophrys exaltata non esiste come specie a sè. Sono sicuro che molti non condividono queste ipotesi, ma se nei prossimi anni la genetica non scoprirà qualcosa di diverso e riconfermerà questi dati, anche la tassonomia dovrà adeguarsi... e qualcuno nel mentre ha già iniziato. IPFI non ha fatto altro che far sua la nomenclatura proposta da Euro+Med. A mio avviso non è corretto fare di tutte le exaltata un fascio, a prescindere, ma si dovrebbe valutare sottospecie per sottospecie il grado di ibridazione e di parentela con sphegodes e trarre le dovute conclusioni nomenclaturali.
Spero di essere stato utile e di non averti confuso le idee ancora di più... :felice:

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Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta


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MessaggioInviato: 3 ottobre 2013, 23:55 
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Grazie Luca, utilissimo!
Sono d'accordo su tutto anche che si tratti di una specie di origine ibrida... ma mi chiedo a questo punto perchè non chiamarla "Ophrys exaltata Ten."
Ora vado a memoria ma mi pare che anche la Quercus crenata Lam. sia stata riconosciuta come entità di origine ibrida... però la precedenza ce l'ha il binomio di Lamarck!

Antonio


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MessaggioInviato: 4 ottobre 2013, 0:07 
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Hai i riferimenti bibliografici degli studi sul gruppo di O. exaltata?
Grazie!


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MessaggioInviato: 5 ottobre 2013, 0:20 
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Ciao Antonio,
ti riporto innanzitutto una frase del prof. Cozzolino, che avevo già citato qui sul forum, in questa discussione:

<<O. sphegodes e O. exaltata sono assolutamente indistinguibili dal punto di vista genetico (e quindi non si separano secondo il PSC, concetto di specie filogenetico e secondo Bateman) ma quando studiate a fondo (Xu et al. 2011, Schlüter et al. 2010) si sono rivelate ben isolate riproduttivamente (quindi secondo il BSC, concetto biologico di specie, sono due specie diverse) e ovviamente sono ben distinte anche morfologicamente e soprattutto per gli odori che emettono. In altri casi la differenza morfologica non è corrisposta da un isolamento riproduttivo o anche, cose morfologicamente molto simili sono parzialmente isolate riproduttivamente ( è il caso di O. sphegodes della Campania e della Puglia) perché hanno odori differenti ed attirano insetti differenti.>>

I due lavori citati, se ricordo bene, sono i seguenti:

Philipp M. Schlüter, Shuqing Xu, Valeria Gagliardini, Edward Whittle, John Shanklin, Ueli Grossniklaus, and Florian P. Schiestl, 2011 - Stearoyl-acyl carrier protein desaturases are associated with floral isolation in sexually deceptive orchids, PNAS, April 5, 2011, vol. 108, no. 14

S Xu, PM Schlüter, G Scopece, H Breitkopf, K Gross, 2010 - Floral isolation is the main reproductive barrier among closely related sexually deceptive orchids, Wiley Online Library.

Considera però che la frase sopra di Cozzolino è antecedente a questi due lavori, dove conferma un isolamento riproduttivo (impollinatori e feromoni vegetali prodotti diversi) che però non sono sufficienti per avere due specie diverse!

P.M. Schlüter, S. Xua, V. Gagliardini, E. Whittled, J. Shanklind, U. Grossniklausb, e F.P. Schiestl (2011) Stearoyl-acyl carrier protein desaturases are associated with floral isolation in sexually deceptive orchids, PNAS, vol. 108, n. 14, 5696–5701.

Breitkopf, H., Schlüter, P. M., Xu, S., Schiestl, F. P., Cozzolino, S. and Scopece, G. (2013), Pollinator shifts between Ophrys sphegodes populations: might adaptation to different pollinators drive population divergence?. Journal of Evolutionary Biology. doi: 10.1111/jeb.12216 - 28 ago 2013



Ad ogni modo negli ultimi anni il gruppo di Cozzolino (Breitkopf, Schlüter, Xu, Schiestl) ha scritto vari articoli... tra i vari comunque ti consiglio anche questi:

Nicolas J Vereecken, Salvatore Cozzolino and Florian P. Schiestl, 2010 - Hybrid floral scent novelty drives pollinator shift in sexually deceptive orchids. BMC Evolutionary Biology 2010, 10 : 103

Shuqing Xu, 2011 - The ecological and genetic basis of floral isolation in a specialized pollination system. Ph. D. Thesis

Hendrik Breitkopf, 2011 - Dynamic speciation process in the Mediterranean orchid genus Ophrys L. (Orchidaceae). Ph. D. Thesis

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Luca

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MessaggioInviato: 5 ottobre 2013, 16:19 
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Ciao a tutti,
prima di tutto un caro saluto ad Antonio.
Euro+Med, eheheheheeeee!!!
Sono andato a consultare il database di questo sito ed ho fatto delle "scoperte" davvero interessanti....
Rimaniamo sul "Gruppo Exaltata":
Ophrys exaltata subsp. arachnitiformis non è presente, come non lo è la subsp. montis leonis che in IPFI risultano sinonimi di Ophrys ×arachnitiformis.
Devo dedurre che anche per Euro+Med tali entità risultino ascrivibili a questo "ibrido".
Ophrys splendida è sinonimo di Ophrys sphegodes subsp. litigiosa, di cui fa parte anche Ophrys araneola/litigiosa (questo in IPFI perchè in Euro+Med non è presente).
Ophrys exaltata come abbiamo visto invece, è considerata sinonimo di Ophrys sphegodes subsp. sphegodes, che tra l'altro comprende tutte queste entità:
O. majellensis - O. panormitana - O- praecox - O. tarquinia - O. riojana e molte altre....
Interessante anche il discorso di Ophrys passionis:
Ophrys passionis Sennen è sinonomo di Ophrys sphegodes subsp. passionis (Sennen) Sanz & Nuet
mentre Ophrys passionis subsp. garganica E. Nelson ex H. Baumann & R. Lorenz è sinonimo di Ophrys sphegodes subsp. sphegodes.
Sono sconvolto!!! :shock: :shock: :shock:
Per non parlare del Genere Fusca!!!
Ma torniamo al Gruppo Exaltata che è quello che ho consultato in primis e di cui conosco alcune :ops: (ma se sono quasi tutte la stessa cosa, che cosa conosco?????), va bhè
Stavo dicendo che ne ho viste alcune....
Mi stupisce sapere che Ophrys exaltata subsp. marzuola (Ophrys exaltata subsp. arachnitiformis f. marzuola???) è invece sinonimo di Ophrys sphegodes subsp. sphegodes. :?: :?: :?: :?:
E quì vorrei sentire oltre a Mauro, anche Alex che queste orchidee le conosce bene.
Inserisco ancora Ophrys incubacea che è sinonimo di Ophrys sphegodes subsp. atrata.
Quest'ultimo inserimento è motivato da una domanda che mi sorge e che vorrei girare al caro Luca: :diavoletto:
Ma non si dice che se è presente la specie tipo, non possono essere presenti le sue subsp.??
Allora prendiamo la Toscana (ma anche solo l'Isola d'Elba) dove convivono O. sphegodes subsp. sphegodes (O. classica), Ophrys sphegodes subsp. passionis (Ophrys passionis) e Ophrys sphegodes subsp. atrata (Ophrys incubacea), che facciamo????
Le chiamiamo tutte O. sphegodes e basta???
Forse è il caso che mi dedichi a qualcos'altro se questa è la chiarezza che la genetica è in grado di fare :fii:
Un caro saluto da
Massimo


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MessaggioInviato: 5 ottobre 2013, 19:40 
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Dunque...
devo ammettere che la selva di binomi e il loro significato a seconda degli autori è disorientante. Naturalmente e per fortuna questo non è un problema solo delle orchidaceae, però se si perde qualche aggiornamento ci si ritrova a parlare lingue diverse! :D
E cosa sarà successo a Ophrys promontorii? :lol:
Vado a studiare e ci risentiamo! :-)


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MessaggioInviato: 5 ottobre 2013, 20:27 
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Ciao a tutti,
Max, intervengo poiché mi hai chiamato! Solo per dire che da noi a Tolosa, in Francia, Ophrys marzuola e Ophrys sphegodes crescono a volte negli stessi posti e hanno delle differenze morfologiche e fenologiche moooolto marcate. Quindi mi parebbe stranissimo che siano un unica specie!


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MessaggioInviato: 1 dicembre 2013, 23:11 
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Orchidofilo Junior

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Premetto che io non sono mai stato favorevole a questo frzionamento in nuove specie che praticamente aviene ogni giorno, anzi ho sempre cercato nei limiti di raggruppare le varie specie.
Ma se come ha detto max, questa è la chiarezza che ci può dare la genetica, siamo messi male. :pianto:
Tutto questo mi lascia molto perplesso, e rende le cose sempre più complicate. :mumble:
Non è che per caso avevano ragione trenta anni fa, quando con poche specie si raggruppavano tutte le orchidee? :fii: :evil:


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2013, 22:14 
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Un caro saluto a tutti,
Purtroppo come è stato dimostrato, la variabilità morfologica nelle Ophrys è davvero estrema, al punto che le cellule del labello sono addirittura in grado di produrre fitormoni vegetali differenti, e dunque attrarre impollinatori differenti, pur appartenendo alla stessa specie. Forse questi sono casi estremi, di speciazioni in corso, ma finchè sono uguali geneticamente, per me restano della stessa specie, fossero anche completamente diverse morfologicamente. Per contro esistono anche casi di orchidee con singoli fiori morfologicamente uguali, ma che sono geneticamente diverse (poliploidia) (es. Gymnadenia conopsea e Gymnadenia densiflora) :felice: Ad oggi le analisi genetiche sono già molto efficienti ed attendibili, più andremo avanti e migliori saranno le conoscenze, ad ogni modo (personale opinione) non penso che anche quando avremo tutto il genoma sequenziato, di tutte le Ophrys fino ad oggi descritte, non troveremo mai una analisi che ci dimostri che sono specie distinte, a meno che non bastino un paio di geni (su migliardi) a fare specie diverse. A mio avviso dovremmo e dovremo rivalutare, e di molto, i concetti di ecotipo (varietà) e di polimorfismo (forme). Allora forse riusciremo a catalogare in modo differente quelle che oggi sono descritte come sottospecie e specie valide... sempre che qualcuno abbia voglia di farlo... temo che nel giro di 50 anni cadranno nell'oblio come le tante varietà e forme già descritte anche nell'Ottocento.

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