Isola di Chios, Marzo 2015. C'era una volta.....tutte le belle favole e i bei racconti iniziano così......ma non è questo il caso. Una volta, le "fusca sl" di Chios, o erano delle "sitiaca" o delle "leucadica", a parte ovviamente quelle specie diverse e ben caratterizzate. Il "problema" inizia nel 2006, quando Schülter & al. hanno dimostrato con le loro ricerche molecolari, che le "leucadica" dell'Egeo orientale, sono molto diverse da quelle occidentali da dove è stata descritta la specie, isola di Leucade (oggi Lefkada), Peloponneso, Grecia continentale, ecc., per cui, questi "taxon" rimanevano senza un nome. Nel 2007 P. Delforge, durante una sua visita a Chios, descrive dal monte Pelineo questo taxon tardivo, come una forma intermedia tra la "sitiaca" e la "leucadica". Esistono pochissime informazioni su internet, e nei vari "siti specializzati" vengono proposte foto che a volte non hanno niente a che vedere con questo taxon. L'olotipo rappresenta la forma più vicino a "leucadica", ed è conservato presso l'erbario privato del Delforge. Descrizione: pianta di piccole dimensioni, max 20 cm., fiori di dimensioni medio-grandi (13-20 cm), con lobi laterali e centrale leggermente rivolti in basso. Petali aperti, rivolti in alto, più scuri dei sepali, brunastri o con bordo bruno. Solco basale ben più marcato che quello della "sitiaca", macula con normalmente una larga "omega" biancastra ed irregolare alla sommità, intera, non suddivisa. Per il Delforge, tutti quei soggetti tardivi che invece sembrano delle "sitiaca", con lobi laterali arrotondati e molto ricurvati in basso (ricordano le "omegaifera") ma con solco basale molto pronunciato, sono da attribuire a Ophrys × creutzbergii, attualmente ritenuta sinonimo di Ophrys × brigittae. E poi parliamo..... di problemi di identificazione per la specie Italiane!!! ?.....nelle isole Greche, questo è un esempio dei più semplici....anche se non è finita qui. Ne parlerò in un prossimo post, dedicato ad un altro taxon. Spero di non avervi annoiato.....dedicato a tutti, ma soprattutto a coloro che erano a Chios, sperando di non aver creato più confusione. Alcuni scatti dal Monte Pelineo, ed indicati da Pantelis come tipici di questo taxon.
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Commento file: Oetali aperti, scuri. Base del labello spesso decolorata.
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