G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. (Aldo Capitini)
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 Oggetto del messaggio: Orchidacee nel 1700
MessaggioInviato: 9 settembre 2012, 12:32 
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Senza avere la pretesa di fare un lavoro bello e articolato come quello di Gilberto De Angelis, Per una storia delle conoscenze sulle Orchidee della Flora d'italia. I- La presenza di Orchidacee nei più antichi manoscritti, erbari e trattati italiani di Botanica (secoli XV-XVI), lavoro che ho molto apprezzato, vorrei semplicemente condividere una pubblicazione che ho trovato facendo ricerche online nei giorni scorsi. Si tratta di un lavoro pubblicato nel 1701.
Siamo in un periodo storico in cui l'Italia, dopo la dominazione spagnola (1559 - 1714 dalla Pace di Cateau-Cambrésis alla Guerra di successione spagnola e Trattato di Utrecht), sta per conoscere quella che sarà la dominizione austriaca. Come conseguenza della Guerra di successione spagnola (1701 –1714) Filippo V fu riconosciuto re di Spagna, ma il regno spagnolo perse con il trattato di Utrecht i suoi possedimenti in Italia. Il ducato di Milano, il regno di Napoli e quello di Sardegna finirono alla casa degli Asburgo mentre il regno di Sicilia dovette essere assegnato alla Casa Savoia, regnante il duca Vittorio Amedeo II, che nell'occasione era divenuto re. In questo modo era iniziata la dominazione austriaca in Italia, che si protrasse fino al 1866. Insomma, un'Italia completamente differente da quella che conosciamo o che possiamo anche solo immaginare oggi. Eppure, qualcuno, nonostante le molte difficoltà a compiere lunghi viaggi, nonostante la scarsa e difficile circolazione di conoscenze, aveva già la passione per la botanica e per le orchidee spontanee. Bisogna aggiungere, tra l'altro, che Linneo sarebbe nato solo da lì a pochi anni (1707) ma che per avere l'innovativa Nomenclatura binomiale occorre aspettare ancora qualche decennio (1735). Impensabili e improponibili invece all'epoca, le idee di evoluzionismo e selezione naturale, Darwin nascerà solo un secolo più tardi!

Allegato:
Campi Elysii, 1701.JPG
Campi Elysii, 1701.JPG [ 76.71 KiB | Osservato 9723 volte ]



CAMPI ELYSII - Liber Secundus, Opera Olai Rudbeckii, Patris & Filii, 1701
Liber secundus, sectio sexta: Orchis, Ophrys et ejus species



Di seguito riporto alcune delle orchidee presenti in questo volume, quelle che penso di aver identificato:

Traunsteinera globosa e Chamorchis alpina : Tavola 190, Rudb., 1701
Orchis anthropophora: Tavola 193, Rudb., 1701
Orchis simia e Orchis italica: Tavola 194, Rudb., 1701
Himantoglossum hircinum : Tavola 195, Rudb., 1701
Platanthera bifolia (dicotomia del fusto): Tavola 197, Rudb., 1701
Ophrys fuciflora : Tavola 199, Rudb., 1701
Serapias lingua, Serapias neglecta e Ophrys speculum: Tavola 204, Rudb., 1701
Spiranthes spiralis: Tavola 208, Rudb., 1701
Gymnadenia conopsea: Tavola 212, Rudb., 1701
Dactylorhiza sp. : Tavola 215, Rudb., 1701
Nigritella sp. : Tavola 217, Rudb., 1701
Neottia nidus-avis e Limodorum abortivum: Tavola 218, Rudb., 1701
Listera ovata: Tavola 226, Rudb., 1701
Listera cordata: Tavola 227, Rudb., 1701



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 Oggetto del messaggio: Re: Orchidacee nel 1700
MessaggioInviato: 9 settembre 2012, 15:41 
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Di seguito alcune informazioni sui Rudbeck, padre e figlio, così come riportate in:

David Passigli, 1846 - Dizionario biografico universale, vol. IV - Firenze.

Ho scurito la parte di testo che ci interessa.
Allegato:
Rudbeck.JPG
Rudbeck.JPG [ 201.09 KiB | Osservato 9712 volte ]

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«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta


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 Oggetto del messaggio: Re: Orchidacee nel 1700
MessaggioInviato: 10 settembre 2012, 15:09 
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Grazie Luca di condividere questo lavoro storico molto interessante!
L'orchidea a sinistra sulla tavola 218 (insieme al Limodorum abortivum) è la Neottia nidus-avis: Orchis abortiva fusca.
Mi piace molto l'Orchis anthropophora!
Allegato:
anthropophora.jpg
anthropophora.jpg [ 53.56 KiB | Osservato 9698 volte ]


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 Oggetto del messaggio: Re: Orchidacee nel 1700
MessaggioInviato: 10 settembre 2012, 18:33 
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Alex ha scritto:
Grazie Luca di condividere questo lavoro storico molto interessante!
L'orchidea a sinistra sulla tavola 218 (insieme al Limodorum abortivum) è la Neottia nidus-avis = Orchis abortiva fusca.
Mi piace molto l'Orchis anthropophora!


E' vero!! Non l'avevo riconosciuta! :)

Prima di Linneo, i botanici erano soliti nominare le piante con una descrizione di più parole (detta polinomio), ossia un sostantivo e più aggettivi qualificativi a descrizione delle caratteristiche o proprietà della pianta. Non vi erano regole precise. Oltre ad essere di difficile memorizzazione, i polinomi differivano talvolta da un autore all'altro e a causa della continua scoperta di nuove specie, erano destinati ad aumentare sproporzionatamente di lunghezza. Ad esempio il nome del geranio era composto di una settantina di parole.L'idea di Linneo fu semplice ed efficace. Propose di assegnare ad ogni specie vegetale (e poi pure animale), due soli nomi: il binomio. Una sorta di nome e cognome. La Neottia nidus-avis forse non è l'esempio migliore, dato che non aveva un polinomio molto complesso, ma si sarebbe potuta confondere con la «Orchis abortiva secunda sive violacea», anche detta all'epoca: «Orchis nidus avis flore et caule purpureo violaceo colore, an pseudolimodoron clusii.» Ger., molto semplicemente il Limodorum abortivum! :D :lol:


Neottia nidus-avis

«Satyrium nonum» - Trag.
«Pseudo-leimodoron» - Clus.
«Orchis abortiva, sive fusca» - Caspari Bauhini, 1623 [C.B.]
«Satyrion abortivum sive Nidus avis» - Joannis Gerardi, 1633 [Ger.]
«Orchis abortiva rufa, sive nidus avis» - Joannis Parkinsoni, 1640 [Park.]
«Orobanche affinis nidus avis» - Joannis Bauhini, 1650 [J.B.]
«Nidus avis» - Joannis Raii, 1690 [Raii]
---------------
Ophrys nidus-avis L., Sp. Pl.: 945 (1753).
Epipactis nidus-avis (L.) Crantz, Stirp. Austr. Fasc., ed. 2, 2: 475 (1769).
Listera nidus-avis (L.) Curtis, Fl. Londin.: t. 58 (1778).
helleborine nidus-avis (L.) F.W.Schmidt, Fl. Boëm. 1: 78 (1793).
helleborine succulenta F.W.Schmidt, Fl. Boëm. 1: 78 (1793). Het.
Malaxis nidus-avis (L.) Bernh., Syst. Verz.: 314 (1800).
Neottia nidus-avis (L.) Rich., De Orchid. Eur.: 37 (1817)
Serapias nidus-avis (L.) Steud., Nomencl. Bot.: 766 (1821).
Neottia abortiva Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. 2: 209 (1821), sensu auct. Het.
Neottidium nidus-avis (L.) Schltdl., Fl. Berol. 1: 454 (1823).
Distomaea nidus-avis (L.) Spenn., Fl. Friburg. 1: 246 (1825).

Neottia macrostelis Peterm., Flora 27: 369 (1844). Het.
Neottia squamosa Dulac, Fl. Hautes-Pyrénées: 120 (1867). Het.
Neottia orobanchoidea St.-Lag., Ann. Soc. Bot. Lyon 7: 61 (1880). Het.
Neottia nidus-avis f. glandulosa Beck, Fl. Nieder-Österreich: 217 (1890). Het.
Neottia nidus-avis f. dilatata Zapal., Consp. Fl. Gallic. Crit. 1: 231 (1906). Het.
Neottia nidus-avis f. micrantha Zapal., Consp. Fl. Gallic. Crit. 1: 231 (1906). Het.

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