In realtà qualcuno ha già visto questa breve presentazione in altra sede, ma vorrei presentarvela anche qui!
L'IMPOLLINAZIONEL'impollinazione è per definizione il trasporto di polline dalla parte maschile a quella femminile dell'apparato riproduttivo, ovvero dall'antera (stame) allo stimma. I fiori delle Orchidee sono ermafroditi, contengono cioè, sia gli organi riproduttivi maschili (androceo) che quelli femminili (gineceo); questi organi sono fusi insieme in quello che viene chiamato ginostemio, situato sopra il labello, in posizione centrale.
Allegato:
Stame-Stimma.JPG [ 56.42 KiB | Osservato 8014 volte ]
L'
androceo (parte maschile) è composto da uno stame che porta due masse polliniche, che possono essere protette da una membrana, sostenute da due penducoli (caudicole) che convergono in una ghiandola viscosa (detta viscidio o retinacolo) il cui compito è quello di appiccicarsi al capo degli insetti impollinatori; l'insieme di masse polliniche, caudicola e viscidio formano il
pollinodio o
pollinio.
Allegato:
Pollinium Darwin.jpg [ 20.84 KiB | Osservato 8014 volte ]
Figura tratta da Fertilisation of Orchids Charles Darwin, 1877.
r.rostello - p.masse polliniche - c.caudicola - d. viscidioIl
gineceo (parte femminile) è situato, nella quasi totalità delle specie, sotto l'androceo ed è rappresentato da una fossetta o cavità vischiosa (stimma) alla quale aderisce il polline. L'ovario è interno, posto cioè alla base degli organi fiorali, e si presenta contorto nelle specie soggette a resupinazione. In alcune specie, il ginostemio si prolunga in una struttura detta rostro o becco il cui compito è quello di tenere separati pollinodii e stimma onde evitare l'autoimpollinazione.
Allegato:
Viscidio - cavità.JPG [ 63.15 KiB | Osservato 8014 volte ]
Tipi di impollinazioneNelle orchidee dal momento che i fiori sono ermafroditi, l'impollinazione può avvenire su un singolo fiore (autoimpollinazione), tra due fiori della stessa pianta (geitonogamia) o di piante diverse (impollinazione incrociata).
Nell'
autoimpollinazione il polline passa direttamente dall'antera allo stimma dello stesso fiore e se avviene la fecondazione, la pianta si definisce autogama.
L'autoimpollinazione può avvenire con tre modalità:
1. curvatura delle caudicole dei pollinii con deposito del polline sullo stimma (come nelle Ophrys apifera)
2. per caduta di polline sullo stimma dello stesso fiore.
3. per cleistogamia, cioè con impollinazione che avviene all'interno del fiore prima della sua apertura che può, di fatto, anche non avvenire. (Limodorum abortivum)
Un altro caso di impollinazione è la
geitonogamia, che si riscontra quando il polline di un fiore è trasportato sullo stimma di un altro fiore della stessa pianta, che viene perciò definita autofertile.
Infine, l'
impollinazione incrociata si attua quando il polline di un fiore è trasportato sullo stimma del fiore di un'altra pianta.
Quest'ultimo è il caso più frequente nelle Orchidaceae e nelle piante con fiori e le specie vengono definite allogame.
Nella maggior parte dei casi esistono adattamenti per evitare l'autoimpollinazione, evolutivamente meno vantaggiosa rispetto all'impollinazione incrociata, che favorisce invece la comparsa di nuove combinazioni genetiche, e dunque una maggiore adattabilità all'ambiente circostante.
Meccanismi di impollinazioneIn genere l'impollinazione incrociata avviene ad opera di insetti (
impollinazione entomogama) i quali prelevano i pollinii da un individuo trasportandoli e depositandoli nella cavità stimmatica di un altro esemplare della stessa specie.
In realtà, oltre agli insetti, in casi particolari l'impollinazione può essere anche effettuata da:
uccelli (impollinazione ornitogama o ornitofila),
pipistrelli (impollinazione chirotterogama),
piccoli marsupiali, mammiferi e molluschi (impollinazione zoogama),
vento (impollinazione anemogama) ,
acqua (impollinazione idrogama)
e infine dall'uomo (impollinazione artificiale).
L'
impollinazione artificiale, detta anche manuale o meccanica, è una tecnica utilizzata in agricoltura quando l'impollinazione spontanea è insufficiente, ed avviene grazie al trasferimento manuale del polline per mezzo di appositi pennelli o altri strumenti. Il ricorso a tali tecniche può essere reso necessario dalla mancanza di impollinatori naturali, dovuta alla coltivazione di specie al di fuori della loro area di origine, può essere legata alla necessità di selezionare una specifica varietà, o ancora può essere un modo per supplire alla carenza di impollinatori conseguente all'uso intensivo di pesticidi. (Metodo utilizzato per la coltivazione della vaniglia (
Vanilla planifolia), orchidea nativa del Messico, che vede oggi il Madagascar come principale produttore)
Con queste premesse quest'anno ho voluto provare l'esperienza di trasformarmi in un insetto impollinatore e ho provato a dare una mano anch'io nell'impollinazione di alcuni fiori.