.Codice di Melbourne, 2011 - Codice Internazionale per la Nomenclatura delle alghe, funghi e pianteCon l'inizio del nuovo anno, la comunità botanica internazionale ha respinto due requisiti finora essenziali nella descrizione di nuove specie o altri taxa. Ora non è più necessario includere una descrizione in latino della pianta, e l'articolo che descrive una nuova specie non deve essere stampata, ma può anche essere pubblicato da una rivista online. "
Beginning 1 January 2012 names of new plants, algae, and fungi may now be published with a validating diagnosis or description that is written in either Latin or English", dice un articolo che spiega le decisioni del Congresso Internazionale di Botanica tenutosi a luglio 2011 a Melbourne . Le nuove regole di introduzione di taxa validi saranno espresse nel nuovo
Codice internazionale di nomenclatura per le alghe, funghi e piante (ICN).
Di seguito allego estratto e traduzione dell'abstract dell'articolo e collegamento all'articolo completo.
Luca
Outcomes of the 2011 Botanical Nomenclature Section at the XVIII International Botanical Congress - PhytoKeys 5 (2011) : 1-3
James Miller, Vicki Funk, Warren Wagner, Fred R. Barrie, Peter C. Hoch, Patrick Herendeen
AbstractIT:La Sezione di Nomenclatura tenetasi subito prima del 18° Congresso Internazionale Botanico a Melbourne, in Australia nel luglio 2011,
ha visto cambiamenti radicali al modo in cui gli scienziati potranno dare il nome a nuove piante, alghe e funghi. I cambiamenti iniziano sulla copertina: il titolo è stato ampliato per rendere esplicito che il codice si applica non solo alle piante, ma anche alle alghe e ai funghi. Il nuovo titolo sarà ora
Codice Internazionale per la Nomenclatura delle alghe, funghi e piante. Per la prima volta nella storia del codice viene consentita la
pubblicazione elettronica di nomi di nuovi taxa. In uno sforzo per rendere la pubblicazione di nuovi nomi più accurata ed efficiente, la necessità di una diagnosi in latino non è più strettamente obbligatoria, consentendo che la descrizione venga fatta
in inglese o in latino, per quei componenti essenziali della pubblicazione di un nuovo nome. Entrambi questi cambiamenti entreranno in vigore il 1° gennaio 2012. Le regole di nomenclatura per i funghi vedrà parecchi cambiamenti importanti, il più importante dei quali è probabilmente l'adozione del principio "un fungo, un nome". Anche i paleobotanici vedranno importanti cambiamenti con l'eliminazione del concetto di "morphotaxa" dal Codice .
EN:The Nomenclature Section held just before the 18th International Botanical Congress in Melbourne, Australia in July 2011 saw sweeping changes to the way scientists name new plants, algae, and fungi. The changes begin on the cover: the title was broadened to make explicit that the Code applies not only to plants, but also to algae and fungi. The new title will now be the International code for nomenclature of algae, fungi, and plants. For the first time in history the Code will allow for the electronic publication of names of new taxa. In an effort to make the publication of new names more accurate and efficient, the requirement for a Latin validating diagnosis or description was changed to allow either English or Latin for these essential components of the publication of a new name. Both of these latter changes will take effect on 1 January 2012. The nomenclatural rules for fungi will see several important changes, the most important of which is probably the adoption of the principle of “one fungus, one name.” Paleobotanists will also see changes with the elimination of the concept of “morphotaxa” from the Code.
Articolo completoUna sintesi delle
proposte di modifica del Codice era stata pubblicata sul numero di febbraio 2011 (Taxon, 60, parte 1) ed è scaribile al seguente link:
John McNeill; Nicholas Turland, 2011
Synopsis of Proposals on Botanical Nomenclature - Melbourne 2011: A review of the proposals concerning the International Code of Botanical Nomenclature submitted to the XVIII International Botanical Congress - Taxon, Vol. 60, N. 1, February 2011, pp. 243-286