G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. (Aldo Capitini)
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 Oggetto del messaggio: Liste Rosse nazionali
MessaggioInviato: 21 maggio 2012, 11:05 
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Nome: Luca
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Sigg.ri Soci,

il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha proposto la redazione di una nuova Lista Rossa della flora nazionale. La Società Botanica Italiana si è fatta carico di tale progetto è chiede la collaborazione del più ampio numero possibile di persone. Incaricata a raccogliere i dati sulla distribuzione e sullo stato delle popolazioni è la Dr.ssa Sara Magrini (Univ. della Tuscia-Viterbo) che ha espressamente richiesto la collaborazione del GIROS per quanto attiene alle orchidee spontanee.
La prima fase prevede la raccolta dei dati delle seguenti orchidacee:

Cypripedium calceolus, Himantoglossum adriaticum, Ophrys lunulata, Orchis provincialis e Spiranthes aestivalis

Il progetto è sicuramente encomiabile e rientra pienamente tra gli scopi statutari del Giros, pertanto chiediamo ai Soci di collaborare e di fornire i propri dati sulle sopraindicate specie, nonchè di provvedervi entro il prossimo 9 giugno.

Le segnalazioni devono essere inviate al seguente indirizzo e.mail: giros.mappedidistribuzione[at]yahoo.com (Progetto Mappatura Orchidee Spontanee Italiane) che coordinerà la raccolta dei dati dei soci Giros per il successivo inoltro alla Dr.ssa Magrini, nonchè la stesura delle mappe di distribuzione che verranno pubblicate sul forum.
Si richiede di indicare le coordinate UTM della stazione o le coordinate latitudine/longitudine in gradi o il quadrato chilometrico entro il quale essa si trova, o il toponimo più vicino. Si dovrà indicare anche lo stato della popolazione.
Per chiarimenti sulle modalità di segnalazione si prega di contattare Luca Oddone o Ivo Klaver: luca.ddn[at]libero.it - jmi.klaver[at]uniurb.it

Lo schema per l’inoltro delle segnalazioni è lo stesso utilizzato per il Progetto di mappatura, che trovate allegato in questa discussione. Si precisa che per facilitare chi intende inviare i propri dati, in alternativa sono comunque accettate anche altre forme di trasmissione: database, file word, excel, il tutto però deve avvenire esclusivamente via e.mail.

Ringraziamo vivamente tutti i soci che daranno il loro contributo al progetto.

Il Segretario
Daniele Doro


PS: Per questioni di SPAM negli indirizzi e.mail su indicati è stata sostituita la @ con [at]. Ripristinarla prima di utilizzare tali indirizzi.


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MessaggioInviato: 21 maggio 2012, 21:44 
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Nome: Riccardo
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Ho letto l’invito a partecipare alla raccolta dati per il censimento di varie specie di Orchidacee.
Mi permetto alcune osservazioni.
- Innanzitutto il modello proposto di segnalazione può avere un senso solo per specie estremamente rare. Se ad esempio dovessimo fornire in scheda singola per ogni stazione tutte le segnalazioni relative a Himantoglossum adriaticum e Orchis provincialis per le province di Parma e Piacenza, non basterebbero due settimane di lavoro a tempo pieno, visto che queste due specie presentano una estrema diffusione nella nostra terra.
- Trovo ridicolo richiedere per ogni stazione una documentazione fotografica identificativa: o si ha fiducia nella serietà e preparazione di chi partecipa al censimento, oppure è meglio lasciare stare, visto che comunque le foto potrebbero essere state fatte anche in tutt’altro luogo.
- Il terzo punto mi sembra il più delicato e desidererei fosse motivo di meditazione anche per gli altri Soci. La richiesta di coordinate geografiche, se precisa mi pare del tutto inaccettabile, se generica pone grossi problemi perché, se ho ben capito dovrei fare calcoli impegnativi per restare nell’area, ma entro i limiti chilometrici massimi accettati. Sia chiaro, personalmente ritengo folle diffondere dati precisi di stazioni, che finirebbero in mani esterne all’Associazione. E lo dico con il massimo rispetto, ma anche all’interno dell’Associazione certi dati li passo solo per conoscenza personale della serietà e riservatezza del singolo individuo. Tra i rischi umani per le Orchidee annovero i collezionisti di erbari, particolarmente diffusi proprio in ambito universitario ma anche in quello degli appassionati, gli ambientalisti improvvisati, che si muovono a stormi e calpestano quanto i bisonti in branco, i fotografi, oggi in grande aumento, che spesso manco conoscono il soggetto della foto e, tra attrezzature varie, cavalletti, flash esterni e macchine spesso compiono stragi. Infine ci sono i genetisti accademici, Luca dice che oggi basta poco per le analisi, ma quelli che approfittano della nostra conoscenza personale per essere condotti in talune stazioni, di regola pelano la zona. Bene, per altri aspetti si tratta sicuramente di persone di valore, ma comunque dei dati precisi delle stazioni che conosco sicuramente non verranno mai in possesso. Molto probabilmente sto diventando orso con la vecchiaia, ma ormai antepongo decisamente il benessere e la sopravvivenza delle nostre povere Orchidee a relazioni sociali, simpatia della gente e ricerche più o meno scientifiche. Mi sembra infatti incongruente che, per definire una lista rossa delle specie a rischio, ovviamente a scopo protettivo, mi si chieda di diffondere dati che, per esperienza diretta, hanno invece sempre causato ecatombi quando siano finiti in mani inopportune. Garantire poi una riservatezza ermetica in un’Italia in cui nemmeno le procure sanno tenere un segreto per due ore, mi parrebbe proprio un sofisma inutile.
- Ritengo quindi che se fosse stato chiesto un censimento su base comunale, con numero di stazioni, soggetti e loro stato in un’unica scheda avremmo snellito le procedure e garantito la riservatezza dei dati. Ed il censimento per certo raggiungerebbe egualmente il suo scopo. Mi farebbe piacere sentire a proposito il parere di altri Soci. Ciao Riccardo


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MessaggioInviato: 21 maggio 2012, 22:37 
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Nome: Bruno
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Località: Fiorano Modenese
Ciao Riccardo,..sinceramente non avrei pensato a tutte queste considerazioni, ma ora... mi sembrano tutte giuste e sensate.
Adesso, sono un pò combattuto, tra la mia voglia di aiutare, dare il mio contributo e... le tue considerazioni. Forse... si potrebbe snellire il tutto, senza correre certi "rischi" come hai suggerito.
Sentiamo se si può trovare il giusto equilibrio.
Bruno.


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MessaggioInviato: 21 maggio 2012, 23:49 
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Nome: Luciano
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Località: Tarcento
Trovo molto interessante quanto scritto da Riccardo; inoltre mi chiedo su quale base una specie verrà inserita o meno in questa Lista Rossa; ovvero, verrà stilato un elenco per ogni Regione o ci sarà un elenco unico per tutta Italia? Mi spiego meglio, come già osservato da Riccardo, Orchis provincialis in prov. di Parma e Piacenza è comune, ma in Friuli inesistente e in Trentino e Veneto rarissima; oppure Cypripedium calceolus è comune nelle regioni del Nord-est (io stesso conosco almeno un centinaio di stazioni, non di piante), ma inesistente in molte altre; ancora (ultimo esempio) Ophrys benacensis è comune in molte regioni del Centro-Nord ma in Friuli delle due stazioni che c'erano ne è stata cancellata una lo scorso anno; mi chiedo se non sarebbe meglio stilare una Lista Rossa delle aree a rischio che contengono le specie a loro volta a rischio individuate Regione per Regione in modo da salvaguardarle, perchè spesso queste si trovano al di fuori di zone SIC, Biotopi, Parchi e quant'altro e corrono ogni giorno il rischio di essere eliminate per sempre! Oltre a questo, avrebbero potuto avvertire un pò prima, diciamo un paio di anni fa, come faccio a contare delle piante che fioriranno dopo il 9 giugno? In conclusione, mi sembra un progetto nato non proprio con il piede giusto, forse mi sbaglierò...
luciano r

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le mie orchidee su flickr


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MessaggioInviato: 22 maggio 2012, 11:47 
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Orchidofilo Junior

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concordo pienamente con quanto scritto da Ricki; ho capito bene, inviare dati georeferenziati per stilare l'ennesima Lista Rossa Nazionale????e poi pubblicare le carte di distribuzione sul forum, ossia in uno spazio pubblico, anche se con referenziazioni più generiche? La mia opinione è che queste iniziative siano davvero poco utili soprattutto per quello che dovrebbe essere il nostro scopo principale, ossia la conoscenza, protezione e salvaguardia dei siti dove crescono le orchidee, non solo quelle poche specie considerate più rare ma tutte; a mio parere sono quelle praterie con "meravigliose fioriture di orchidee" che bisogna censire, segnalarne i rischi di chiusura o manomissione, i luoghi umidi di pianura o le torbiere di montagna, acide o alcaline che siano. Per quanto riguarda la divulgazione di dati sensibili, resto dell'idea che venga praticata il meno possibile.
luciano r. ha scritto:
mi chiedo se non sarebbe meglio stilare una Lista Rossa delle aree a rischio che contengono le specie a loro volta a rischio individuate Regione per Regione in modo da salvaguardarle, perchè spesso queste si trovano al di fuori di zone SIC, Biotopi, Parchi e quant'altro e corrono ogni giorno il rischio di essere eliminate per sempre!

hai espresso perfettamente il mio pensiero


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MessaggioInviato: 22 maggio 2012, 20:02 
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Caro Riccardo,
rispondiamo a te ma la risposta è rivolta a tutti coloro che hanno espresso dei dubbi per quanto riguarda il Progetto di Mappatura. Iniziamo specificando che il Progetto Mappatura Orchidee Spontanee Italiane e le Liste Rosse sono due iniziative differenti e distinte.

Per quanto riguarda la Scheda di segnalazione che avete trovato allegata è stata preparata per il Progetto di Mappatura prendendo come esempio modelli usati da vari altri progetti di mappatura dedicati alle orchidee spontanee, sia italiani che esteri, per cui pensavamo di essere riusciti a creare una scheda che comprendesse un buon numero di informazioni e dati importanti, consapevoli che così impostata, richiede inevitabilmente un lavoro maggiore, ma anche più accurato, da parte del segnalatore. Se ritenete che sia troppo impegnativa proveremo a snellirla.

Per i tempi molto stretti con cui ci è stata segnalata l'iniziativa del Governo di realizzare le Liste Rosse, abbiamo messo a disposizione dei soci la stessa scheda di segnalazione anche per le Liste Rosse, indicando però questa come una alternativa e non come un obbligo.

Per quanto riguarda il Progetto di Mappatura, lo stesso discorso vale per le coordinate georeferenziate. L'invio delle coordinate non è assolutamente un obbligo, ma lo abbiamo consigliato per agevolare il lavoro di mappatura con Google Earth. I dati pubblicati sul forum, come già più volte indicato e come si può vedere nella sezione del forum dedicata, oltre ad essere in parte tutelati, nel senso che la sezione non è pubblica, ma possono accedervi solo gli iscritti al forum, corrispondono a dei quadrati UTM di 10 × 10 km, per cui a nostro avviso assolutamente sicuro per la salvaguardia e la segretezza delle stazioni. Per il Progetto di Mappatura non è quindi indispensabile la segnalazione di tutte le stazioni di una certa specie, presenti in un singolo quadrante 10x10 km, ma conoscere la presenza della specie in quell’area, e di eventuali stazioni a rischio (La scheda di segnalazione prevede uno spazio dedicato proprio ai Fattori di minaccia).
Siccome il progetto è aperto a tutti, anche esterni all'associazione e a neofiti, nonostante la buona fede e le indubbie capacità di determinare una specie, abbiamo ritenuto opportuno richiedere l'inserimento di una foto, soprattutto per quelle entità dubbie e di difficile riconoscimento. Ci stiamo occupando proprio in questi giorni della mappatura della Orchis mascula s.l. e senza una foto, che tra l’altro può essere allegata alla scheda o pubblicata altrove, non possiamo avere la certezza di quale sottospecie si tratti realmente. Ci siamo accollati almeno in parte la responsabilità scientifica della determinazione delle specie, non per mancanza di fiducia nei segnalatori, ci mancherebbe, ma per una maggiore serietà e professionalità.

Veniamo ora alle Liste Rosse.
Per quanto riguarda le specie scelte, le modalità e i tempi, ho espresso anch'io alcuni dubbi, ma la scelta di certe specie, magari per noi localmente molto abbondanti, rientra in un panorama globale ed europeo, di particolare rarità. Le specie richieste sono quelle della DIrettiva Habitat e della Convenzione di Berna, non sono state scelte arbitrariamente. Detto questo, noi ci siamo limitati a dare la nostra disponibilità, per quanto concerne la raccolta dei dati dei Soci Giros, e approfittare dell’occasione anticipando la realizzazione delle Mappe di queste specie, e per non fare il lavoro due volte.

Ora, ognuno è libero di partecipare o meno, a uno, nessuno o entrambi i progetti, nella misura e con l’invio dei dati che ritiene più opportuna. Chiaramente i dati sensibili finora raccolti dal Progetto di Mappatura, di tutte le altre specie che abbiamo già mappato non saranno divulgati a terzi, come avevamo chiaramente indicato. Discorso diverso per i dati e le coordinate che abbiamo iniziato a raccogliere in questi ultimi giorni per le Liste Rosse, che saranno ovviamente trasmessi ai responsabili di tale progetto, per il quale non serve l'invio di foto di riconoscimento.

Come comunicatoci, "tutti i dati raccolti per le Liste Rosse non verranno divulgati, ma solamente utilizzati per effettuare la valutazione: rimarranno di proprietà del fornitore del dato, che verrà indicato nella database finale che sarà fornito al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM). I fornitori di dati saranno inoltre autori delle schede di valutazione che saranno predisposte per la pubblicazione sull’Informatore Botanico Italiano, come previsto dall’accordo siglato con il Ministero".

Per maggiori informazioni invito la dott.sa Sara Magrini a partecipare a questa discussione illustrando in modo più specifico i dettagli che riterrà opportuni, eventualmente ribadendo punti in cui siamo stati poco chiari. Nel frattempo rimando per maggiori informazioni al sito di Floraconservation.



In conclusione, come abbiamo già scritto altrove, restiamo fortemente convinti, per esperienza personale, che la tutela passa attraverso la conoscenza, e che solo con la partecipazione del maggior numero possibile di soci e simpatizzanti, sarà possibile ottenere un quadro il più veritiero possibile della reale distribuzione delle nostre amate orchidee, potendo così intraprendere delle iniziative mirate di tutela, dove necessario.
Penso che tutto questo potrà essere un ottimo spunto di conversazione al prossimo Raduno, dove il sottoscritto non potrà essere presente, ma Ivo Klaver presenterà in maggior dettaglio il Progetto di Mappatura e in parte anche quello delle Liste Rosse, pronto ad accogliere suggerimenti e critiche per migliorare il tutto.


Grazie,
Luca Oddone e Ivo Klaver


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MessaggioInviato: 23 maggio 2012, 10:29 
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Iscritto il: 23 maggio 2012, 9:52
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Nome: Attilio
Cognome: Diamante
Località: San Sebastiano Curone, AL
Salve. Seguo da tempo questo bellissimo forum e le sue iniziative, ma non mi ero mai iscritto. Da parecchi anni sono appassionato di orchidee, e preferisco stare all'aria aperta a cercarle piuttsto che davanti a uno schermo. Conosco soprattutto parecchie zone impervie dell'appennino ligure con "splendide fioriture di orchidee", parte del basso piemonte, soprattutto nei d'intorni tra Ovada, Arquata Scrivia, Genova, Parco dell'Antola, Capanne di Marcarolo... Ho collaborato anni fa con segnalazioni per progetti regionali e nazionali di mappatura, non solo di orchidee, e devo spezzare una lancia a favore di questo progetto perché so quanto è difficile e impegnativo gestire mole di dati e informazioni ed elaborarle. Però leggendo questa discussione mi ha molto stupito la affermazione fatta proprio dalla responsabile di un progetto regionale di mappatura di orchidee:
bianca ha scritto:
concordo pienamente con quanto scritto da Ricki; ho capito bene, inviare dati georeferenziati per stilare l'ennesima Lista Rossa Nazionale???? e poi pubblicare le carte di distribuzione sul forum, ossia in uno spazio pubblico, anche se con referenziazioni più generiche? La mia opinione è che queste iniziative siano davvero poco utili ..

Bianca, se non sbaglio quello che state facendo anche voi per il vostro progetto, è proprio quello che di raccogliere dati e coordinate georeferenziate, per poi pubblicare schede e mappe su un libro, un lavoro molto importante, visto il risultato della pubblicazione predente a livello provinciale, ma anche un libro è uno spazio pubblico, accessibile a tutti o c'è forse qualche differenza?! Attilioo


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MessaggioInviato: 23 maggio 2012, 23:32 
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Orchidofilo Junior

Iscritto il: 23 giugno 2011, 19:00
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Nome: Amalita
Cognome: Isaja
Località: Casalborgone (Torino)
ciao Attilio, vorrei spiegare meglio il mio pensiero, precisando che sono "una" dei referenti del Progetto Atlante Piemonte; è vero, anche sull'Atlante delle orchidee piemontesi ci saranno delle cartine con dei pallini, e i responsabili hanno accesso alla banca dati della Regione ormai ricca di migliaia di dati tra storici, originali e d'erbario. Tutti queste segnalazioni sono georeferenziate, strumento indispensabile per una mappatura corretta e utile e per la lettura dei dati, ogni segnalatore rimane come ovvio padrone dei suoi dati, i responsabili e validatori hanno sottoscritto un codice deontologico che mette al primo posto la tutela e la conservazione dei siti. . Nel futuro atlante confluiscono decine di anni di ricerca di decine di persone (semplici appassionati e botanici illustri, molti prmai scomparsi), e avrà lo scopo non solo di portare a conoscenza dello stato attuale delle conoscenze ma anche di dare strumenti interpretativi, attraverso lo studio e la comparazione della distribuzione delle specie,dell' evoluzione del territorio e dei possibili futuri scenari. Il libro è pubblico, è vero, ma non è una struttura aperta in cui le informazioni circolano in tempo reale tra persone che si conoscono spesso solo attraverso un nick name. Io nella pubblicazione dell'Atlante ci vedo un punto di arrivo di un patrimonio enorme di lavoro soprattutto sul campo, non sono contraria al confronto e allo scambio di esperienze sui forum (se no non sarei qui a scrivere!) ma ho avuto spesso purtroppo esperienza di scambi di informazione finalizzati a "fare le tacche" e collezionare immagini che, anche se giudico ciò legittimo, non corrisponde alla mia idea di ricerca sulle oechidee. Forse sono troppo diffidente...me ne scuso e non è certo mia intenzione fare di tutta l'erba un fascio


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MessaggioInviato: 24 maggio 2012, 14:09 
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Iscritto il: 29 maggio 2011, 16:05
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Nome: Luca
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Località: Mongardino (AT)
Innanzitutto faccio il benvenuto sul forum del GIROS ad Attilio, al quale rinnovo, come ho già fatto privatamente, i miei ringraziamenti per l'apprezzamento del lavoro che stiamo svolgendo e nuovamente lo invito, se vorrà, ad inviare segnalazioni per i vari progetti in corso. Inoltre, dato che anch'io preferisco il contatto con la natura, rispetto alla conoscenza che passa solo attraverso un video, mi piacerebbe poter fare la sua conoscenza personale, magari in qualche interessante escursione insieme. Detto questo, ringrazio anche Amalita per i suoi chiarimenti, e mi sento tranquillo nel rassicurare, per quanto ci riguarda, che gli obiettivi e le finalità sono le stesse, nonostante cambino in parte i mezzi e i risultati, che saranno digitali anziché in cartaceo. Ricordo ancora una volta che il forum è si una struttura aperta, eccezion fatta per la Sezione Mappe non consultabile da chiunque, e volendo monitorabile per accessi e download, e che i dati georeferenziati inviati dai segnalatori non sono comunque contenuti nei files delle mappe, che contengono solo indicazioni su mappa UTM di 10 × 10 km! Questo al momento ci sembra sufficiente a tutelare le stazioni anche delle specie più minacciate, ma se non fosse ancora sufficiente, abbiamo la possibilità immediata di proteggere la Sezione Mappe con una password, che bloccherebbe la consultazione a chiunque. La password potrebbe essere consegnata solo a persone di fiducia, o a chi ha raggiunto un numero sufficiente di segnalazioni per il progetto stesso, ma per ora non abbiamo preso in considerazione tale eventualità. Tornando al Progetto di mappatura riprendo alla lettera le tue considerazioni, dato che alla nostra modesta conoscenza sul territorio, si affiancheranno decine di anni di ricerca di centinaia di persone (semplici appassionati, botanici illustri e centinaia di dati bibliografici), che avranno lo scopo non solo di portare a conoscenza dello stato attuale delle conoscenze a livello nazionale, ma anche di dare strumenti interpretativi, attraverso lo studio e la comparazione della distribuzione delle specie, dell' evoluzione del territorio e dei possibili futuri scenari, certi di mettere sempre al primo posto la tutela e la conservazione dei siti.

Luca


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MessaggioInviato: 25 maggio 2012, 21:29 
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Iscritto il: 30 luglio 2011, 15:40
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Nome: Riccardo
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Mi pare che sul tema in questione si sia creata una certa confusione. Vediamo di riepilogare.
Il progetto di mappatura delle Orchidee italiane è sacrosanto come prospettiva e merita il massimo appoggio. Però coinvolge aspetti molto delicati e necessita quindi di una impostazione rigorosa e di regole certe per oggi e anche per domani. Regole che vincolino senza appello dirigenze future oltre ovviamente quella attuale. Solo così si può creare quella fiducia fondamentale, che sarà la condizione unica per convincermi a comunicare dati, che potrebbero rivelarsi di danno per le stazioni da me conosciute, se fossero interpretati e utilizzati in modo scorretto. Questo sinora non è avvenuto con chiarezza e mi pare che le vicende del contrasto presente lo dimostrino abbondantemente.
Di fatto la Segreteria e anche i responsabili del progetto di mappatura hanno invitato i Soci a fornire dati, in tempo accelerato, per passarli in mani esterne, universitarie e di ministero. E hanno chiesto di trasmettere informazioni UTM o di coordinate, che ovviamente possono localizzare con certezza i vari punti. Mi è quindi sembrato di rigore logico pensare che se i dati già fossero stati in mano alla dirigenza, sarebbero stati dirottati all’esterno senza dubbio ed esitazione, al massimo lo saremmo venuti a sapere a cose fatte. Addirittura si arriva ad affermare che il progetto ministeriale sia encomiabile e rientri pienamente tra gli scopi statutari del Giros . Cari Amici non sarà il caso di valutare un po’ insieme queste asserzioni apodittiche visto che i dati sono un bene comune e possono anche rivolgersi esattamente contro gli scopi statutari del Giros? Infatti una loro diffusione impropria potrebbe compromettere la sopravvivenza di alcune stazioni di Orchidee, e in genere sono sempre quelle più deboli e rare ad attirare l’attenzione. Per lo meno mi pare che con un po’ di assennatezza una dirigenza competente in materia avrebbe invece dovuto assolutamente sconsigliare l’invio di dati UTM o di coordinate long lat da fornire a strutture e a persone, che non sono assolutamente controllabili da noi .
Pongo un’altra riflessione: i Ministeri affidano il progetto lista rossa e lo finanziano presso l’Università, dove però di norma manca totalmente la conoscenza diretta per poterlo realizzare. Questa conoscenza, volenti o nolenti, è depositata nell’esperienza capillare di orchidofili, che in gran parte si sono associati nel Giros. Non sarebbe fisiologico che i Ministeri coinvolgessero ufficialmente anche noi, visto che senza i nostri dati gli Accademici brancolerebbero nel buio più totale? Sono totalmente convinto che un sostegno finanziario anche alla nostra Associazione gioverebbe enormemente più alle Orchidee, visto che noi conosciamo perfettamente i luoghi, le cause di eventuali degradi e non avremmo nessuna difficoltà a suggerire pure i rimedi opportuni. Comunque la mentalità servile dimostrata in questa occasione dalla nostra dirigenza nei confronti di istituzioni accademiche e ministeriali non mi va assolutamente bene, i nostri dati sono un bene prezioso e se qualcuno se ne vuole giovare li deve poter acquisire solo secondo le nostre regole, contattandoci direttamente e ponendoci chiaramente tra gli artefici diretti dell’opera.
Su questi ed altri aspetti propongo una riflessione tra tutti i Soci, perché il tema mi pare pesante e basilare.
Il nostro gruppo di lavoro rappresentato da Luciano, Silvana e da me stava lavorando nei giorni scorsi a un cumulo enorme di dati da trasmettere per la mappatura. Si trattava delle intere province di Parma e Piacenza, di una larga fetta di quella di Pavia e di una più ridotta di Genova. Le annotazioni del mio primo intervento riguardavano proprio l’aspetto che, con le modalità di scheda proposte, non se ne saltava fuori. Noi adesso abbiamo bloccato tutto, per vedere se finalmente sul tema vengano fornite dalla dirigenza garanzie granitiche, che al momento mancano in toto, come la vicenda in discussione dimostra ampiamente.
Se si potrà, certo con difficoltà, ricreare un clima di reciproca fiducia, sarà per noi un onore mettere a disposizione dati che per altro, in tutti questi anni, non abbiamo mai negato a nessuno, però in un ambito di rapporto personale e diretto. Un saluto a tutti Riccardo


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