Buongiorno a tutti,
con dispiacere ho letto in questi giorni le polemiche che ha suscitato la richiesta di collaborazione per le Liste Rosse e mi sento in dovere di dare delle spiegazioni ulteriori.
ricki51 ha scritto:
Addirittura si arriva ad affermare che il progetto ministeriale sia encomiabile e rientri pienamente tra gli scopi statutari del Giros
Il Ministero dell'Ambiente ha richiesto espressamente alla Società Botanica Italiana un progetto per la redazione di nuove Liste Rossse della flora italiana. Un progetto "encomiabile" perchè per la prima volta nella storia della conservazione della diversità in Italia (perchè di conservazione stiamo parlando...) potremo avere un elenco ufficiale di specie a rischio di estinzione riconosciuto dal Ministero e quindi con un valore enormemente superiore, che legittimerà per esempio progetti o interventi di conservazione di molte altre specie e non solo quelle della Direttiva Habitat come è stato finora.
ricki51 ha scritto:
Cari Amici non sarà il caso di valutare un po’ insieme queste asserzioni apodittiche visto che i dati sono un bene comune e possono anche rivolgersi esattamente contro gli scopi statutari del Giros? Infatti una loro diffusione impropria potrebbe compromettere la sopravvivenza di alcune stazioni di Orchidee, e in genere sono sempre quelle più deboli e rare ad attirare l’attenzione. Per lo meno mi pare che con un po’ di assennatezza una dirigenza competente in materia avrebbe invece dovuto assolutamente sconsigliare l’invio di dati UTM o di coordinate long lat da fornire a strutture e a persone, che non sono assolutamente controllabili da noi.
Innanzitutto, la Dirigenza ha mostrato grande sensibilità e competenza in materia (ricordo che stiamo parlando di CONSERVAZIONE!) accogliendo subito la nostra richiesta di collaborazione e ringrazio tutti per questo.
E ripeto, non ci sarà NESSUNA diffusione impropria dei dati, e come aveva già spiegato Luca in un messaggio precedente, tutti i dati raccolti per le Liste Rosse
non verranno divulgati, ma solamente utilizzati per effettuare la valutazione. In pratica saranno inseriti in un GIS tramite il quale sarà calcolata l'estensione dell'areale di ogni specie e la superficie effettivamente occupata, ai fini dell'attribuzione di una categoria di rischio secondo i criteri IUCN.
Non saranno pubblicate mappe, nè resi pubblici i dati.
Questi
rimarranno di proprietà del fornitore del dato stesso, il cui nome verrà indicato nella database finale che sarà fornito al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM).
Il prodotto finale, quello che sarà reso pubblico, sarà una tabella (come già fatto per la Lista Rossa europea che potete trovare e scaricare on line) dove al nome della specie corrisponderà SOLO la categoria di rischio.
I fornitori di dati saranno inoltre
autori delle schede di valutazione che saranno predisposte per la pubblicazione sull’Informatore Botanico Italiano, come previsto dall’accordo siglato con il Ministero. Anche in questo caso non ci saranno mappe di distribuzione nè citati toponimi precisi, tantomeno le coordinate.
ricki51 ha scritto:
Pongo un’altra riflessione: i Ministeri affidano il progetto lista rossa e lo finanziano presso l’Università, dove però di norma manca totalmente la conoscenza diretta per poterlo realizzare. Questa conoscenza, volenti o nolenti, è depositata nell’esperienza capillare di orchidofili, che in gran parte si sono associati nel Giros. Non sarebbe fisiologico che i Ministeri coinvolgessero ufficialmente anche noi, visto che senza i nostri dati gli Accademici brancolerebbero nel buio più totale? Sono totalmente convinto che un sostegno finanziario anche alla nostra Associazione gioverebbe enormemente più alle Orchidee, visto che noi conosciamo perfettamente i luoghi, le cause di eventuali degradi e non avremmo nessuna difficoltà a suggerire pure i rimedi opportuni. Comunque la mentalità servile dimostrata in questa occasione dalla nostra dirigenza nei confronti di istituzioni accademiche e ministeriali non mi va assolutamente bene, i nostri dati sono un bene prezioso e se qualcuno se ne vuole giovare li deve poter acquisire solo secondo le nostre regole, contattandoci direttamente e ponendoci chiaramente tra gli artefici diretti dell’opera.
Come già detto, il Ministero non si è rivolto all'Università, ma alla Società Botanica Italiana, società scientifica composta da soci universitari e non, e anche da molti soci di GIROS, dove ci sono tutte le competenze per portare avanti questo progetto che (come spiegato bene nel sito Floraconservation,
http://www.floraconservation.com/index. ... Itemid=136) prevede la valutazione di circa 300 specie di funghi, muschi, licheni, felci e piante superiori (non solo orchidee!). Per questo motivo sono stati coinvolti i gruppi di lavoro della SBI di Conservazione della natura, di Floristica, di Micologia, di Briologia e di Lichenologia che da anni lavorano sulla flora e sulle specie a rischio. Non essendo presente nella SBI un Gruppo specifico di Orchidologia, ci siamo rivolti a GIROS con una richiesta ufficiale di collaborazione. Non perchè stavamo brancolando nel buio, ma perchè già molti vostri soci stavano collaborando fornendo dati e volevamo ufficializzare la collaborazione già in atto, riconoscendo pienamente le vostre competenze e conoscenze capillari sul territorio.
Concludo dicendo che sono estremamente dispiaciuta, sia come socio della SBI che da socio GIROS per queste reazioni così negative ad una richiesta di collaborazione alla quale ognuno è libero di aderire oppure no e soprattutto per le polemiche suscitate dalla redazione di questa famigerata Lista Rossa, ma anche per gli attacchi così diretti, sprezzanti e immotivati al mondo accademico, visto che come universitaria lavoro proprio per la conservazione delle orchidee, in situ ed ex situ.
Rimango a disposizione per chiunque voglia altri chiarimenti sul progetto e ringrazio ancora tutti quelli che stanno collaborando per questo progetto.
Un caro saluto a tutti,
Sara Magrini