G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. (Aldo Capitini)
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 Oggetto del messaggio: O. fusca × ... da determinare?
MessaggioInviato: 8 maggio 2012, 23:39 
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Nome: Giacomo
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Salve sono Giacomo e oggi, in un incolto pieno di Ophrys bertolonii subsp. benacensis, A. morio, O. fusca e O. purpurea, ho trovato questo esemplare.
Direi che ha caratteristiche che lo riconducono ad un O. fusca, ma è diversa da quelle che si trovano qui in Romagna. Ci sono infatti le O. fusca subsp. fusca ed eventualmente qualche O. funerea.
Vorrei sapere da voi cosa ne pensate ed eventualmente a quale tipo di O. fusca possa essere ricondotto questo esemplare, ammesso e non concesso che non sia un ibrido.-
Grazie
Giacomo


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 Oggetto del messaggio: Re: O.Fusca da determinare?
MessaggioInviato: 8 maggio 2012, 23:46 
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Località: Fiorano Modenese
Ciao Giacomo, estremamente interessante. Io quasi quasi opterei per un ibrido ma ci vorrebbero delle foto macro del fiore. Inoltre ti chiedo se sono presenti anche la Ophrys sphegodes sl. magari già sfiorite.
Ciao Bruno.


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 Oggetto del messaggio: Re: O.Fusca da determinare?
MessaggioInviato: 9 maggio 2012, 13:45 
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Nome: Giacomo
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Grazie del tempo dedicatomi.
Non ho la certezza che possano esserci O. sphegodes perchè fioriscono in un periodo in cui il campo non è sempre agibile.
Inoltre l'erba è molto alta e non consente di vedere eventuali rosette basali o piante già sfiorite.
Nulla toglie però che possano essere presenti, anche perchè è una zona molto vicina ad una strada dove mi risulta siano state trovate, sul ciglio del fosso che la delimita, tali piante.
Per l'ingrandimento della foto , vedo di fare il possibile, ma non ti garantisco nulla.
Saluti
Giacomo


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 Oggetto del messaggio: O. Fusca da determinare
MessaggioInviato: 9 maggio 2012, 15:13 
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Nome: Giacomo
Cognome: Sangiorgi
Località: Faenza (RA)
Ho provato a mettere una foto un poco più "macro".
Spero vi aiuti a capire meglio cosa possa essere l'orchidea in questione.
Saluti
Giacomo


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 Oggetto del messaggio: Re: O. Fusca da determinare
MessaggioInviato: 9 maggio 2012, 17:27 
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Nome: Bruno
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Ciao Giacomo, continuo a pensare che sia un ibrido, ma non saprei dirti con che cosa. Aspettiamo magari il parere di altri.
Rimane comunque un ritrovamento molto interessante e da tenere sotto controllo nei prossimi anni.
Saluti Bruno.


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 Oggetto del messaggio: Re: O.Fusca da determinare?
MessaggioInviato: 9 maggio 2012, 20:52 
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Iscritto il: 9 giugno 2011, 21:13
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Ciao Giacomo,
Bruno ha "l'occhino vispo",! è sicuramente un ibrido !!
Da quello che si può vedere dalle foto e dal periodo di fioritura, io penso che uno dei genitori possa essere Ophrys funerea Viv. ( Ophrys fusca subsp. funerea (Viv.) Arcangeli),l'altro è senzaltro da ricercare in una specie della sez. Araniferae (sphegodes) sicuramente presente in quei luoghi poco prima della fioritura di questo esemplare.
E' uno fra gli ibridi ritenuti "impossibili" dato che nel gruppo fusca l'insetto si posiziona in posizione addominale, invece nell'altro gruppo in posizione cefalica.
Quindi è un ibrido rarissimo e molto interessante, probabilmente anche nuovo per la scienza !!
Da tenere monitorato e da ricercarne qualcun'altro li vicino. Complimenti e....buona caccia !!! Ciao R.


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 Oggetto del messaggio: Re: O.Fusca da determinare?
MessaggioInviato: 9 maggio 2012, 21:40 
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Iscritto il: 29 maggio 2011, 16:05
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Nome: Luca
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Su questi ibridi "impossibili" è stato recentemente scritto un articolo relativo all'ibrido tra Ophrys arachnitiformis × Ophrys lupercalis: al di là di aver trovato una ampia popolazione di questo ibrido nel sud della Francia, la novità è stata lo studio del comportamento degli insetti impollinatori e soprattutto dei feromoni vegetali emessi dalle due piante parentali e dall'ibrido. Ebbene, oltre ad aver osservato insetti impollinatori con pollinii attaccati sia sulla testa che sull'addome, (era forse ovvio, ma dimostra la "possibilità" della nascita di tali ibridi), la cosa a mio avviso ancora più interessante è che i feromoni vegetali emessi dall'ibrido, che si pensava potessero essere un mix di quelli delle due piante parentali, in realtà sono molecole "nuove" che i due genitori non emettono. Per tanto l'ibrido attira con scarso successo gli impollinatori noti delle due specie parentali, mentre queste nuove sostanze emesse sono in grado di attirare una terza specie di ape impollinatrice, che non è coinvolta nella impollinazione dei due genitori! Il processo di ibridazione può portare dunque in certi casi ad un rapido isolamento riproduttivo.


Di seguito l'Abstract in inglese e l'articolo.


Nicolas J Vereecken, Salvatore Cozzolino and Florian P. Schiestl, 2010 - Hybrid floral scent novelty drives pollinator shift in sexually deceptive orchids. BMC Evolutionary Biology 2010, 10 : 103

Allegato:
ARTICOLO 2.pdf [1.59 MiB]
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o qui: link




Abstract

Background: Sexually deceptive orchids of the genus Ophrys attract their pollinators, male insects, on a highly specific basis through the emission of odour blends that mimic the female sex pheromone of the targeted species. In this study, we have investigated a contact site between Ophrys arachnitiformis and O. lupercalis, two sympatric orchid species that are usually reproductively isolated via the exploitation of different pollinator "niches", but occasionally
hybridise despite their apparent combination of ethological and mechanical isolation barriers. In particular, we have investigated the extent to which these Ophrys hybrids generate "emergent" combinations (i.e. novel and unpredictable from the parents' phenotypes) of floral traits, and how these phenotypic novelties, particularly the odour blends emitted by the flower, could facilitate the invasion of a novel pollinator "niche" and induce the rapid formation of
reproductive isolation, a prerequisite for adaptive evolutionary divergence.

Results: Our chemical analyses of floral scents show that the Ophrys F1 hybrids investigated here produce more compounds, significantly different ratios (% of odour compounds in the total blend), as well as new compounds in their floral odour compared to their progenitors. When tested for their attractiveness to the pollinator of each parent orchid species, we found that floral scent extracts of the hybrids triggered less inspecting flights and contacts by the
male bees with the scented dummy than those of the parental orchid species. However, a series of additional behavioural bioassays revealed that the novel floral scent of the hybrids was significantly more attractive than either of the two parents to a pollinator species not initially involved in the pollination of any of the parent Ophrys species.

Conclusions: Collectively, our results illustrate that the process of hybridisation can lead to the generation of evolutionary novelties, and that novel combinations of floral traits can drive pollinator shifts and rapid reproductive isolation in highly specific plant-pollinator interactions.


.

_________________
:ciaoo:
Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta


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Nomenclatura GIROS - Biodiversity Heritage Library - IPNI, International Plant Names Index - Kew Gardens Checklist



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 Oggetto del messaggio: Re: O. fusca × ... da determinare?
MessaggioInviato: 9 maggio 2012, 22:48 
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Iscritto il: 18 giugno 2011, 17:54
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Nome: Giacomo
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Località: Faenza (RA)
Grazie ragazzi!
E' inutile sottolineare la gioia che mi hanno dato le vostre valutazioni.
Sapere di avere trovato, ovviamente per caso, un esemplare così importante, mi impone di tenerlo monitorato anche negli anni a venire, nella speranza che decida di rifiorire e che l'incolto non serva al padrone del podere, magari per piantarci grano o erba medica.
Grazie ancora dei vostri pareri e , visto che la stagione non è cominciata male, alla prossima!
Giacomo


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 Oggetto del messaggio: Re: O. fusca × ... da determinare?
MessaggioInviato: 10 maggio 2012, 11:12 
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Iscritto il: 18 giugno 2011, 13:58
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Nome: Alexandre
Cognome: BOUVET
Località: Toulouse (F)
Negli "additional files" dell'articolo citato da Luca (e molto bene riassunto da lui), c'è una video dove si vede infatti un'ape che, durante le sue tentative di pseudocopulazione, cambia di posizione (testa in su o testa in giù) parecchie volte.
http://www.biomedcentral.com/content/su ... 103-S1.MOV

E quindi gli ibridi "impossibili" tra Euophrys e Pseudophrys sono resi possibili!


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