G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. (Aldo Capitini)
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MessaggioInviato: 5 agosto 2012, 16:52 
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In questa Domenica di Agosto, vorrei aprire una discussione a cui spero possano aderire in molti. Anche se tanti sono già in ferie o stanno per partire, (beati loro), magari potranno intervenire al loro rientro.
Sono ormai vari anni, che sull'Appennino Tosco-Emiliano, si trovano Epipactis di piccole dimensioni, assieme o vicino a "helleborine" normali, in esemplari singoli o in piccole popolazioni, che ora vorrei provare a descrivere. Preciso comunque, che il titolo è volutamente provocatorio.
-- Fusto esile, spesso a zig-zag con piegature in corrispondenza delle foglie, di piccole dimensioni, dai 15 ai 45 cm, ma normalmente sui 20-30 cm. e leggera sfumatura rosata alla base.
--Foglie lanceolate e molto allungate, molli, ricadenti e spesso incurvate verso il basso, alterne, spesso sullo stesso piano. La prima foglia piccola, più arrotondata e posta di solito in basso.
--Infiorescenza spesso unilaterale, non molto allungata, con pochi fiori piccoli.
--Brattee molto allungate le prime, abbastanza caratteristiche ed evidenti.
--Fiori piccoli, probabilmente rapportati all'altezza della pianta, ma molto evidenti in proporzione alla lunghezza delle foglie. Colori normalmente pastello, sono rari i soggetti con colorazione intensa. Ovari allungati e abbastanza stretti.
--Ginostemio e parti riproduttive senza significative differenze con "helleborine" tipiche.
--Fioritura posticipata di una o due settimane, rispetto alla specie tipica negli stessi luoghi.
Dalle descrizioni e foto trovate su Internet, potrebbe corrispondere alla "subsp. moratoria", da molti considerata sinonimo di "minor", e da altri facente parte della normale variabilità della specie tipo.
VOI, COSA NE PENSATE ???
Ciao, Bruno.
PS. Allego alcune foto delle foglie e dei fiori.


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Commento file: Confronto tra dimensioni dei fiori e delle foglie
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MessaggioInviato: 5 agosto 2012, 16:55 
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Alcune foto dei fiori, purtroppo non speciali per il caldo e siccità che quì insistono.


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MessaggioInviato: 6 agosto 2012, 9:36 
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Caro Bruno,
sicuramente una interessante discussione, che ti ringrazio di aver proposto, anticipandomi di alcuni giorni! :) Ti riporto quanto ho potuto osservare lo scorso weekend (27-29 luglio) a Entracque (CN). Anche qui tutto secco, tranne qualche Epipactis un po' più in quota (sui 1300-1400 m) dove il primo giorno ho trovato ancora un paio di E. atrorubens a fine fioritura. Il secondo giorno ho cercato alcune Epipactis che lo scorso anno erano ancora in fiore a fine agosto. Le prime incontrate, tre E. helleborine di circa 1 metro di altezza, lungo il ciglio di una strada, quest'anno erano già in piena fioritura, belle rigogliose, mentre a breve distanza, meno di 1 km, ma nel cuore della faggeta, ho trovato alcune decine di E. helleborine (minor - moratoria) allo stesso punto di fioritura. Le differenze di altezza e portamento sono evidenti, ma la questione sulla nomenclatura penso l'abbiano ben espressa Bongiorni e De Vivo sull'ultimo numero del Giros Notizie (L.Bongiorni, R.De Vivo, S. Fori, 2012 - Variabilità di Epipactis helleborine subsp. helleborine (L.) Crantz e valutazione di alcune sue sottospecie. Giros Notizie n.50, pag. 27-29). Unica differenza aggiuntiva che ho potuto osservare, solamente su un paio di queste piccoline, che crescono in penombra nel fitto della faggeta, è che alcune piante hanno masse polliniche che si disgregano un po' più facilmente, ma solo alcune piante. Altro non ho notato nulla di diverso.

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«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta


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MessaggioInviato: 6 agosto 2012, 18:04 
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Ciao Luca, avevo letto (avidamente) l'articolo che citi, ma siccome, continuo a leggere su altri siti, di ritrovamenti di questa supposta subspecie, ho voluto appositamente fare questo post un pò provocatorio, anche per rivitalizzare il Forum, che in questo periodo di ferie è giustamente un pò "spento".
Ti ringrazio molto e comunque, per la risposta. Almeno qualcosa si muove.
Ciao Bruno.


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MessaggioInviato: 6 agosto 2012, 18:40 
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Ciao a tutti,
mi permetto di intervenire....
la situazione fioriture per quest'anno è da dimenticare.
Il gran caldo e le scarse precipitazioni hanno compromesso questo ultimo scorcio di stagione.
Quello che posso dire riguardo queste entità, è che i miei ritrovamenti degli anni passati, tutti rinvenuti in faggeta "pura", avvengono quando gli esemplari di helleborine diciamo normali, sono in frutto o agli ultimissimi fiori.
Relativamente all'interessantissimo articolo di L. Bongiorni e R. De VIvo (che naturalmente anche io avidamente ho letto), preciso che lo stesso non è "disponibile" per tutti (non tutti ricevono il pdf del GIROS Notizie) e sicuramente non ne sono a conoscenza gli utenti non iscritti al GIROS.
A questo punto, o intervengono gli Esperti e magari danno qualche info O..... Luca vedi un pò se si può fare qualche cosa (sempre nel rispetto del Copyright).
Un saluto e Buone Ferie a tutti.
Un saluto da
Massimo


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MessaggioInviato: 8 agosto 2012, 9:01 
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Caro Massimo,
con il consenso degli autori e del Direttivo, allego di seguito il link all'articolo di Bongiorni, De Vivo e Fori,
scaricabile in formato pdf e consultabile. :)

http://www.giros.it/Giros/GirosNotizie/ ... _GN-50.pdf

Volendo fare un riassunto molto conciso, ritengo molto significative le conclusioni degli autori:

[...] noi siamo della convinzione che quando le piante madri presentino una diversificazione fenotipica come E. helleborine subsp. helleborine, per arrivare alla determinazione di una sottospecie, occorrano aspetti stabili e concreti, che possano staccarsi decisamente dalle oscillazioni altalenanti proprie del polimorfismo. Nel caso specifico di E. helleborine subsp. minor e anche di E. helleborine subsp. moratoria a noi pare che questi presupposti non esistano e che ci troviamo semplicemente di fronte a una frequente e diffusa variabilità di E. helleborine subsp. helleborine.


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MessaggioInviato: 25 agosto 2012, 12:51 
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Noto con piacere che sono dello stesso avviso anche gli amici francesi!
http://ophrys.bbactif.com/t11974-minor- ... ecialistes

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