G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Mi riallaccio un pò a quello che ha scritto Mauroo nell'argomento precedente, rispetto a O. h. linearis, presentando due foto di soggetti con petali allungati e altre due più per curiosità, che secondo me fanno sempre parte della variabilità.
Saluti Bruno.

Sempre secondo il mio parere !!!...
Le gibbe hanno si una certa importanza nella determinazione di una"specie", ma sopratutto la cavità stigmatica e il campo basale, ovviamente anche la pelosità e la dimensione del labello e ! La lunghezza,il colore,la forma di petali e sepali è molto meno importante. In queste foto io ci vedo due forme di cavità stigmatica: Una molto stretta (étranglé) ed una a base larga, non a caso anche gli altri caratteri sono diversi !!
Pensiamo alla testa di un insetto: se ha la testa grossa, non potrà avvicinarsi ai pollinii della cavità stretta, se viceversa ha la testa piccola sarà difficile farsi aderire le caudicole infilandola in una cavità grande!! Meditate gente, meditate !!
Ciao. R.

Ciao Rolando, meditando... meditando... dopo quello che hai detto ho riguardato alcune foto in archivio, sono degli anni scorsi, brutte e sfocate ma ugualmente ne aggiungo alcune solo per vedere la cavità stigmatica particolarmente stretta.
Ciao Bruno.

E' un argomento interessante pero vorrei essere sicuro di capire cos'è una cavità stigmatica stretta.
In questa immagine ho indicato le 2 dimensioni della cavità stigmatica: larghezza e altezza. E' corretto?


Quando uno dice che la cavità stigmatica è stretta ("étranglée"), si riferisce al valore assoluto della larghezza (in mm) oppure al rapporto larghezza/altezza? Oppure a qualcos'altro?
Per certe specie, il rapporto larghezza/altezza serve come chiave di determinazione. Pero come detto da Rolando, per un insetto è piuttosto il valore assoluto che conta.

Alex

Nessuno vuole rispondere?
Ripensandoci, ho l'impressione che la strettezza della cavità stigmatica non si misuri tra gli pseudocchi pero piuttosto a livello della giunzione con il labello. E' così?

Buonasera Alex, scusa il ritardo nel risponderti, ma speravo che intervenisse Rolando o qualcuno più esperto di me in fatto di dimensioni o limiti della cavità stigmatica e o campo basale. Sicuramente anche Luca dovrebbe saperne di più. Io penso che il primo schema che hai postato sia quello giusto per le dimensioni della cavità stigmatica, sò che in certe specie esiste una specie di "cresta" più o meno evidente che segna la divisione con il campo basale.
Credo che anche gli pseudocchi possano essere presi come riferimento per la suddetta divisone, ma non per tutte le specie.
Ritornando invece a quello cui si riferiva Rolando, io credo che intendesse oltre che al "valore assoluto" come dici tu, anche al restringimento del campo basale che renderebbe più difficoltosa ( nel caso di euophrys) infilare la testa e quindi l'impollinazione. Guardando alcuni video di imenotteri che tentano una pseudocopulazione su orchidee e avendone visti qualcuno dal vivo si capisce bene come questi, dimenandosi nel tentativo di accoppiarsi, spostino il capo di quà e di là e solo poche volte centrano la cavità stigmatica. Quindi...se in più c'è già una difficoltà oggettiva.....
Spero comunque che più esperti di me in questo campo possano aggiungere qualcosa o essere più precisi.
Saluti da Bruno.

Anch’io misurerei la larghezza della cava stigmatica tra gli pseudocchi. Vedi anche il disegno di Michel Demange a pagina 10 del suo recente saggio sul gruppo Ophrys fuciflora (O. holosericea): “Contribution à la connaisance du complexe d’Ophrys fuciflora (F.W. Schmidt) Moench en France et en Italie” (Orchidophile 188:5-17).
Ivo

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'Tis the root Satyrion, a very precious plant
-Thomas Otway, 1681

Per me il disegno di Michel Demange è ben esplicativo, le misure si intendono così !
Per O. romolinii Soca, forse il discorso è un po' più complicato, essendo l'unica Ophrys che ha gli pseudoocchi alla base del labello.!! R.

Grazie a tutti!