Ophrys lutea
Cav. 1793, Icon. 2: 46.
Bas.: Ophrys
insectifera var. lutea
Gouan 1765,
Fl.
Monsp.: 299.-Sin.:
O. vespifera (Brot.) 1800;
Arachnites luteus (Cav.) Tod.
1842
(Ofride gialla)
Etimologia:
dal lat. "gialla" per il colore dominante nel labello.
Distribuzione:
circummediterranea,
presente nel Sud Italia, Sicilia, Liguria e Sud Piemonte; dubbia in
Sardegna.
Habitat:
pascoli, radure boschive, prati aridi e garighe, in piena luce o
mezz'ombra, fino a 1500 m di quota.
Fioritura:
(III) IV (V).
Caratteri
essenziali:
Pianta robusta, alta fino a 30
cm;
Brattee un po’ più lunghe
dell’ovario.
Infiorescenza lassa con 2-6
fiori relativamente grandi (15-24 mm).
Perianzio verde-giallastro.
Labello ampio (lungo fino
18 mm e largo fino 15 mm), bruno scuro al centro con ampio margine
giallo vivo, a base marcatamente ginocchiata e
poco profondamente trilobato (lobi laterali un po' sovrapposti al
mediano con seni poco profondi); creste basali arrotondate separate da
un solco profondo con pelosità biancastra che si prolunga a dividere
la macula bilunulata, grigio-bluastra e vellutina, all'interno della
parte centrale bruna; cavità stigmatica più alta che larga
(ellittica), terminante a V in basso, ginostemio formante un angolo
acuto col labello.
Osservazioni
Il tipo è ben definito e poco
variabile. Impollinata da diverse specie di api del genere Andrena,
come gran parte delle Pseudophrys. La descrizione di Gouan del
1764 è la prima di un'ofride fatta da un altro autore dopo Linneo;
Ophrys lutea e Ophrys scolopax, entrambe così denominate da
Cavanilles, sono le uniche ofridi ad aver mantenuto lo stesso binomio
fino a oggi.
Aggiornamento: febbraio 2015
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