Ophrys
holosericea (Burm.f.)
Greuter 1967,
Boissiera 13: 185.
Bas.:
Orchis holoserica Burm.f. 1770,
Nov. Auct. Acad. Caes. Leop.-Carol. Germ. Nat. Cur.
4 (App.): 237.
Sin.:
O. fuciflora Crantz 1769; Orchis arachnitis Scop. 1772;
Arachnites fuciflora F.W. Schmidt 1793; O. fuciflora (F.W.
Schmidt) Moench 1802
(Ofride
dei fuchi, Fior bombo, Pecchia)
Etimologia:
dal gr. "tutto di seta" per l’aspetto vellutato del labello.
Distribuzione:
euromediterranea, dall’Inghilterra meridionale a N fino alla Romania a
E. In Italia è presente in tutto il territorio salvo Sicilia e
Sardegna.
Habitat:
prati aridi, macchie, incolti, boscaglie, di preferenza su suoli
calcarei, fino a 750-800 m di altitudine.
Fioritura:
IV-V.
Descrizione:
abbiamo cercato di evidenziare in
questa descrizione del tipo tutti i caratteri comuni che
caratterizzano le varie sottospecie di holosericea
(indipendentemente dalla loro appartenenza a uno dei tre complessi);
al solito metteremo poi più facilmente in risalto nelle singole schede
i caratteri distintivi propri di ognuno di esse:
piante robuste, alte fino a 40
cm.
Infiorescenza lassa con 2-10
fiori di dimensioni medie; brattee più lunghe dell’ovario.
Sepali ovati, larghi, divergenti
o piegati all’indietro, biancastri, rosei o rosso porporini, talora
con nervatura centrale verde.
Petali subtriangolari, ad apice
solitamente arrotondato, vellutati-pubescenti, lunghi circa 1/3 dei
sepali, di colore variabile dal bruno al giallastro al bianco ma più
frequentemente rosa o porporino.
Labello intero trapezoidale, ±
convesso, vellutato con pelosità submarginale bruno-rossiccia scura,
leggera o nulla nella parte distale, con bordi leggermente revoluti,
con gibbosità basali ± pronunciate, generalmente pubescenti
all’esterno e glabre e più chiare all’interno.
Macula basale solitamente grande,
grigio-bluastra o rossastra, brillante, glabra, molto variabile con
disegni complicati da ocelli e ramificazioni dai bordi biancastri.
Cavità stigmatica ampia,
cupoliforme, con pseudo-occhi nerastri e brillanti; ginostemio con
becco corto e acuto, formante angolo ottuso col labello.
Apicolo molto sviluppato, intero
o trilobo rivolto in avanti e in alto.
Osservazioni
Sono stati segnalati diversi
insetti impollinatori, tutti Imenotteri; in Italia sono citati
Eucera longicornis e Hoplitis rufohirta.
Non entriamo nel merito
dell'annosa disputa su quale sarebbe la corretta denominazione della
specie (holosericea o fuciflora), mentre sulla
correttezza del nome holosericea (e non holoserica come
spesso si leggeva in passato) rimandiamo a
Romolini & Souche
(2012¹),
che tra l'altro reputano appropriato il binomio O. fuciflora,
però considerano la stessa O. fuciflora sensu stricto assente
dall'Italia: le popolazioni italiane peninsulari sarebbero invece da
attribuire alla nuova entità O. appennina (qui trattata a rango
sottospecifico), mentre al Nord Italia, soprattutto a N del Po, si
tratterebbe di un taxon ancora senza nome provvisoriamente definito
O. fuciflora s.l.).
In questa sede
in totale distinguiamo 16 sottospecie di O. holosericea, oltre
al tipo:
- 9 sottospecie riferite al
complesso fuciflora: appennina, pinguis,
cinnabarina, apulica, dinarica, gracilis,
linearis, lorenae, paolina;
- 3 sottospecie riferite al
complesso bornmuelleri: parvimaculata, annae,
chestermanii;
- 4 sottospecie riferite al
complesso tetraloniae: tetraloniae, posidonia,
gresivaudanica, untchjii.
¹ Romolini R. & Souche R., 2012: Ophrys
d'Italia. Éd. sococor, Saint-Martin-de-Londres (F): 76-79.
Aggiornamento: marzo 2015
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The spike.
46 kilobytes.
Photo by Paolo Liverani, GIROS.
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