Ophrys exaltata
subsp. morisii
(Martelli)
Del Prete 1984,
Webbia 37(2): 251.
Bas.:
Ophrys aranifera var. morisii
Martelli 1896,
Monocot. Sardoae 1: 62.
Sin.:
O. morisii (Martelli) Soó 1931;
O. argolica subsp. morisii (Martelli)
Kreutz 2004; O. crabronifera subsp. morisii (Martelli)
H. Baumann & R. Lorenz 2005
(Ofride di
Moris)
Etimologia:
dedicata al botanico sardo G. G. Moris (1796-1869).
Distribuzione:
endemismo sardo-corso, abbastanza diffuso in Sardegna.
Habitat:
garighe, macchie e radure boschive, fino a 1000 m di quota.
Fioritura:
(II) III-IV (V).
Caratteri
essenziali e
distintivi
rispetto al tipo:
pianta di taglia un po' minore
(alte fino 40 cm), infiorescenza lassa con 4-10 (12) fiori grandi,
di forma piuttosto variabile. Sepali spesso biancastri, ma anche di
colore variabile dal verdastro al rosa ± intenso, petali grandi,
di colore più intenso rispetto ai sepali e come questi con leggera
nervatura centrale verde, con apice arrotondato o tronco. Macula
variabile, spesso a forma di H ± regolare e bordata di bianco,
nella metà basale del labello.
Apicolo non grosso ma
evidente, non inserito in un’incisione.
Osservazioni
Impollinata da Anthophora
sicheli e da Andrena thoracica. La sua vicinanza con
O. crabronifera è evidente, tanto che alcuni la assegnano al
gruppo di argolica e non a quello di exaltata: molto
probabilmente è il risultato di introgressioni tra entità appartenenti
ai due gruppi. La sua grande variabilità di forme è accentuata dal
periodo straordinariamente lungo di fioritura (da metà febbraio a
metà maggio).
Aggiornamento: marzo 2015
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