Orchids of Italy

 

The Official Page of the
Italian Group for the Research on
Wild Orchids

     

 
 
 

Orchidoideae

Orchidinae

Genus:

Ophrys

Subg.: Fuciflorae

(ex Euophrys)

 

Sectio:

7. Araniferae

Subs.: 7.2 Bertoloniorum

 

Subsectio:

7.2 Bertoloniorum

Aggregato:

7.2.1 O. bertolonii

 

7.2. Sottosezione Bertoloniorum

7.2.1. O. bertolonii (subspp. bertolonii, benacensis, saratoi, bertoloniiformis, explanata)

 

In questa rassegna non ci addentriamo nei particolari della controversia nomenclaturale riguardante questo gruppo monofiletico centrato sull'Italia, rimandando per i dettagli alle pubblicazioni citate e limitandoci a riassumere le due posizioni contrapposte:

- la posizione "tradizionale" per la quale Ophrys bertolonii Moretti è il nome corretto e rappresentativo, con una serie di varianti geografiche (benacensis e altre più locali, inquadrate come sottospecie o anche specie a seconda degli autori): vedi soprattutto Danesch & Danesch (1971)1 e Baumann et al. (2002)2;

- la posizione di Rémy Souche (Romieg Soca) per il quale il protologo di Bertoloni (e il neotipo di Moretti) si riferiscono a esemplari con labello non insellato e cavità stigmatica bassa e larga; per una sintesi delle posizioni di Souche vedi la nota3.

Nelle schede successive seguiremo l'impostazione "tradizionale", riconfermata recentemente da Delforge (20134), ma vogliamo qui ricordare anche la sistemazione conclusiva secondo Souche, che prevede due taxa principali, diffusi uno al Nord (O. bertolonii sensu Soca = O. benacensis, inclusa O. aurelia) e l'altro al Centro-Sud e in Sicilia (O. bertolonii sensu tradiz. = O. romolinii).

Tutti poi ovviamente sono d'accordo a mantenere valide le sottospecie di O. bertolonii ben localizzate e definite da tempo, 3 in Italia: bertoloniiformis per il Gargano, explanata per la Sicilia, saratoi per il Sud-Est francese fino alla Liguria; e altre 4 non presenti in Italia: flavicans (Dalmazia), catalaunica, balearica e magniflora (Catalogna, Baleari, Francia SE). Tutto il complesso appare collegato alle altre Araniferae tramite la serie lunulata, dalla quale si distingue soprattutto per la forma diversa del labello, il disegno differente e la posizione più sommitale della macula, oltre che per il diverso impollinatore: Osmia per lunulata, Megachile (= Chalicodoma) per bertolonii. Le differenze morfologiche comunque non sono molto evidenti, e ancora meno lo sono all'interno del complesso bertolonii; a complicare le cose la facilità di ibridazione e introgressione, specialmente con taxa appartenenti alle altre serie della sez. Araniferae.


1 Danesch O. & Danesch E., 1971: Ophrys bertoloniiformis O. et E. Danesch sp.nov., eine sippe Hybridogenen Ursprungs. − Die Orchidee 22: 115-117.

2 Baumann H., Künkele S. & Lorenz R., 2002: Taxonomische liste der Orchideen Deutschlands. − J. Eur. Orch. 34: 129-206.

3 Tra il 2001 e il 2007, dopo 15 anni di indagini, Souche ha cercato di dimostrare che le precedenti classificazioni: 1) non hanno tenuto conto della descrizione del protologo di Bertoloni (e del neotipo del Moretti), riferite a esemplari con labello non insellato e cavità stigmatica bassa e larga; 2) hanno perpetuato l'errore commesso nel 1971 da O. ed E. Danesch3, che hanno invece attribuito il binomio O. bertolonii alle piante con cavità stretta e alta. Per i successivi ulteriori errori e i numerosi taxa via via creati si rimanda soprattutto a Soca R., 2007: Les Ophrys de la section Bertoloniorum (Orchidaceae). − Caesiana 29: 13-33; utile anche la sintesi in Souche R., 2008: Le point de vue de... Rémy Souche sur "la Section Bertoloniorum". − Bull. S. F. O. du Languedoc 5: 18-20.

4 Delforge P., 2013: Ophrys bertolonii, Ophrys aurelia, Ophrys romolinii. − Natural. belges 94 (Orchid. 26): 53-60.

 

 

 

Aggiornamento: marzo 2015