Neotinea maculata (Desfontaines)
Stearn
Il nome di questo genere monospecifico
deriva dal prefisso greco "nuovo, recente" e da V. Tineo (1791-1856),
famoso botanico siciliano cui è dedicato.
Il termine maculata (macchiata)
deriva dal latino ed è dovuto alla punteggiatura bruna che quasi
sempre è presente sulle foglie e sul fusto di questa pianta. È
indicata anche con il termine di Neotinea intacta (Link)
Reichenbach fil.
Inquadramento: è prossimo al
genere Orchis, soprattutto al gruppo di Orchis
militaris; si caratterizza per i fiori molto piccoli, lo sperone
cortissimo e le foglie per lo più maculate.
Distribuzione:
mediterraneo-atlantica; pur estendendosi su un vasto areale, per lo
più le sue popolazioni appaiono molto localizzate. In Italia è
presente in tutta la penisola, soprattutto sulla costa e nelle isole.
Habitat: reperibile in garighe,
cespuglieti, pinete e prati, e pianta assai eclettica per il substrato
che può essere arido o fresco, basico o acido; inoltre vegeta in pieno
sole, ma anche all'ombra. Mediamente si incontra fino a 400 m di
altitudine, ma può raggiungere sporadicamente anche i 1000 m.
Fioritura: da fine marzo a
maggio; le caratteristiche foglie basali finemente maculate sono già
ben evidenti dal mese di novembre.
Descrizione:
-
due tuberi ovoidali;
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fusto gracile, a volte maculato di
bruno, alto da 10 a 30 cm (anche inferiori a 10, come in molti
esemplari pratesi);
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2-3 foglie basali lanceolate, ed alcune
cauline, spesso maculate;
-
brattee più brevi dell'ovario;
-
infiorescenza cilindrica e densa,
costituita da piccoli fiori (3-5 mm) che odorano di vaniglia,
biancastri screziati e/o punteggiati di rosso;
-
tepali interni ed esterni conniventi a
cappuccio;
-
labello a tre lobi, gli esterni più
stretti, il centrale più ampio e bifido con dentino al centro;
-
sperone breve (1-1,5 mm);
-
ovario semicontorto.
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