Orchids of Italy

 

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Italian Group for the Research on
Wild Orchids

     

 
 
 

Spiranthoideae

 

Goodyerinae

 

Genus:

Goodyera

 

Species:

G. repens

 

f. ophioides

 

Goodyera repens (L.) R.Br. in W.T.Aiton 1813

 

Bas.: Satyrium repens L. 1753

Sin.: Epipactis repens Crantz; Neottia repens (L.) Sw.

2n = 30, 32

 

Etimologia: dal latino "strisciante" per gli stoloni che si propagano numerosi dal rizoma.

 

Distribuzione: circumboreale, in Europa largamente diffusa ma in habitat ben localizzati, così su tutte le Alpi italiane e - più rara - sull'Appennino settentrionale e centrale fino ai Sibillini.

 

Habitat: boschi montani, quasi sempre di conifere (pini neri), su substrati acidi (o calcarei acidificati), da (275)-500 fino a circa 2000 m di quota.

 

Fioritura: (VI)VII-VIII(IX).

 

Caratteri essenziali

Emicrittofita a rizoma strisciante stolonifero.

Pianta interamente pubescente (foglie escluse), gracile e flessuosa, alta 5-25 cm.

Foglie 4-7 in rosetta basale, picciolate, ovate e acute, con reticolo di nervature biancastre; 2-3 cauline bratteiformi.

Brattee inferiori lunghe più dell'ovario.

Infiorescenza unilaterale o un po' elicoidale, densa (fino a 25 fiori).

Fiori piccoli, bianchi, con peli ghiandolosi all'esterno, semichiusi e profumati.

Petali conniventi a casco col sepalo dorsale, sepali laterali un po' più lunghi del labello, articolato in ipochilo cupoliforme nettarifero ed epichilo triangolare, acuto e ricurvo.

Ginostemio corto, ovario subsessile, sperone assente.

 

Osservazioni

Tra le orchidee europee ha caratteristiche peculiari, innanzi tutto per la sua ecologia legata alle pinete montane: in Italia la pratica della coniferazione artificiale in aree appenniniche degradate ha favorito la sua diffusione al di fuori dell'ambiente alpino. E' poi una delle rare specie con la rosetta fogliare visibile durante tutta la stagione, il che rende ben rintracciabili le sue stazioni: oltretutto le foglie sono inconfondibili per la reticolatura. Si propaga facilmente tramite gli stoloni, i cui apici generano rosette fogliari a loro volta radicanti e stolonifere: in condizioni favorevoli si trovano così popolamenti molto numerosi che tappezzano il sottobosco.

La variabilità si limita quasi esclusivamente all'intensità della reticolatura: alla f. ophioides (Fernald) P.M.Br. si possono attribuire gli esemplari con nervature molto evidenti, bordate di verde chiaro.

 

Aggiornamento: gennaio 2010

 

 

The habitus.

97 kilobytes.

Photo by Romano Zacchini, GIROS.

Detail of the spike.

45 kilobytes.

Photo by Romano Zacchini, GIROS.

The flower.

36 kilobytes.

Photo by Romano Zacchini, GIROS.