Epipactis savelliana
Bongiorni, De Vivo & Fori
2007
(Elleborina di
Savelli)
Etimologia:
dedicata all'orchidologo forlivese P.R. Savelli (1939-1997).
Distribuzione:
unica stazione segnalata a Boccadivalle, ai piedi della Majella
(Abruzzo).
Habitat:
faggeta ombrosa, da 900 a 1000 m di quota.
Fioritura:
VII-VIII.
Caratteri essenziali
Pianta piccola
(alta 20-30 cm), esile e sinuosa.
Foglie piccole e
poche
(3-4), da ovali a ovate-lanceolate.
Brattee larghe,
ovate-lanceolate.
Infiorescenza ±
lassa, con fiori medi, quasi mai aperti del tutto, verde-giallastri,
anche biancastri con toni rosati.
Giunzione
ipochilo-epichilo molto larga,
con bordi arrotondati a forma di U svasata.
Epichilo con lievi
rugosità basali rosate e apice diritto.
Antera peduncolata,
viscidio assente, pollinii incoerenti.
Ovario con
pedicello verde-giallino.
Osservazioni
Entità isolata ma dalle caratteristiche inconfondibili tra
le Epipactis autogame italiane, per la ruvidità delle foglie
dovuta alla grossa denticolatura, il quasi "continuum" tra ipochilo ed
epichilo, la forma particolare del ginostemio (diversa che in E.
leptochila) dovuta all'antera slanciata (vedi anche
Bongiorni et al. 2008)¹.
Aggiornamento: agosto 2010
¹
Bongiorni L., De Vivo R. & Fori S., 2008: Progetto Epipactis.
− GIROS Notizie 38: 4-8.
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