Dactylorhiza Neck. ex Nevski
Il nome deriva dal greco "dito" e
"radice", per la forma digito-palmata dei tuberi, principale carattere
che lo distingue dal genere Orchis.
Inquadramento:
Linneo inizialmente aveva compreso
queste entità in Orchis; successivamente qualche studioso ha
accettato la costituzione del sottogenere Dactylorchis Klinge
(anche PIGNATTI, 1982), ma oggi è da tutti riconosciuto valido
l'attuale inquadramento autonomo. L'assetto sistematico delle entità è
comunque ben lontano dall'essere definito: in TUTIN et Al. (1980) sono
elencate 13 specie, in DELFORGE (1994) poco meno di 50; secondo
PIGNATTI (1982) e ZANGHERI (1976) quelle italiane sono 8, mentre DEL
PRETE e TOSI (1988) ne distinguono 11 con varie sottospecie. All'interno del
genere sono stati delineati vari gruppi, alcuni dei quali d'assetto
particolarmente difficile, come quello di Dactylorhiza maculata,cui
appartengono le orchidee con foglie macchiate.
Distribuzione:
genere eurasiatico.
Caratteri distintivi del genere:
-
tuberi a forma palmata e/o profondamente
divisi;
-
fusto con foglie decrescenti verso
l'alto;
-
brattee fogliacee a misura variabile;
-
infiorescenza multiflora con fiori
relativamente grandi, di solito vivacemente colorati e maculati;
-
labello trilobo interno;
-
retinacoli doppi con borsicola unica;
-
presenza dello sperone.
The Habitat
|